il fatto 14/9/2006
Rossi aspetta Hayden
ed in Australia gioca…in casa
A Phillip Island vanno tutti fortissimo, i candidati al titolo
della MotoGP. Se il potenziale di Rossi, infatti, è fuori discussione,
visto che in Australia vince praticamente ininterrottamente dal 1998 (con
l’unico stop nel 2000, quando comunque salì sul podio alle
spalle di Biaggi e Capirossi), questa è anche una delle piste preferite
di Capirossi, di Hayden (primo podio in carriera nel 2003) ed anche di
Marco Melandri.
Ce
n’è a sufficienza per aspettarsi una gara sul livello di
quella di Sepang.
“Abbiamo ancora 450 Km da fare a tutto gas – spiega Valentino
Rossi – dunque è importante rimanere concentrati. Ventisei
punti di distacco non ci consentono errori. E poi sulla carta le prossime
piste dovrebbero essere meno favorevoli”.
Pensare già a Motegi, o peggio, all’Estoril
o Valencia sarebbe comunque un errore e Rossi lo sa.
“le sensazioni sono positive. Qui durante l’inverno non abbiamo
provato, ma il problema della posizione in partenza penso sia stato risolto.
Ora conosciamo meglio il comportamento delle Michelin. Proveremo la qualifica
con grande attenzione, a partire dal primo giorno”.
Una precazione quasi inutile vista l’imbattibilità
su questo circuito.
“Nessuno è imbattibile, anche se questa è quasi la
pista di casa per me visto che la mia squadra è australiana. E
poi la gara su questo circuito così corto sarà lunga, molti
giri. Non scapperà nessuno, qui si gioca molto con le scie”.
Loris Capirossi è d’accordo
“E’ una bella pista – riconosce – ed a parte l’anno
scorso, quando ho avuto l’incidente, anche io sono quasi sempre
riuscito a salire sul podio. Bisogna correre con la testa: l’ultima
curva è un curvone e spesso vince chi è in seconda posizione”.
Un piccolo vantaggio a favore di Loris è aver effettuato
test sull’isola, questo inverno.
“Lo useremo partendo nelle prove con l’assetto trovato allora.
La seconda moto, invece avrà un set up basato sulle esperienze
più recenti”.
Qualcosa di simile farà anche Marco Melandri, che
in Australia vuole voltare pagina.
“Sepang è da dimenticare – conferma – il mondiale
ormai è quasi andato, ma voglio continuare a crederci. Phillip
Island è un circuito vero, e non sono rimasti molti tracciati così.
Direi che potrebbe assomigliare ad Assen. E’ fluido, veloce. L’anno
scorso ci ho perso la volata per il terzo posto contro Checa, questo anno
non voglio commettere più quell’errore. Il problema è
che nel 2005 la Honda era nei guai perché i suoi piloti ufficiali
non andavano, così ci arrivano molti aggiornamenti. Questo anno,
invece, stanno pensando ad Hayden e Pedrosa”.
Siamo sicuri? A vedere la faccia di Nicky non si direbbe.
“In Malesia abbiamo corso con il nuovo telaio, mentre abbiamo rinunciato
ad usare la nuova frizione utilizzata nelle prove, ma non cerco scuse.
Lì non sono stato veloce abbastanza, nonostante abbia abbassato
il mio tempo di 23 secondi rispetto al 2005. Qui andrà diversamente,
ma non attaccherò ad ogni costo. Devo fare una gara intelligente”.
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