Ducati in Australia 13/9/2006
Capirossi: l’inseguimento continua in Australia
La Ducati vola in Australia fiduciosa e decisa a regalare ai
suoi tifosi un'altra gara spettacolare come quella di Sepang, dove Loris
Capirossi ha chiuso con uno spettacolare secondo posto dopo una battaglia
mozzafiato con Valentino Rossi e Sete Gibernau, tornato in azione dopo
una lunga assenza, ha tagliato il traguardo in quinta posizione, a soli
9 secondi dal vincitore.
Il sesto podio conquistato da Loris in questa stagione, che è seguito
la fantastica vittoria di Brno, lo ha portato al quarto posto nella classifica
mondiale, a 43 punti dal leader. A quattro gare dalla fine di questa combattuta
stagione, l'italiano non vede l'ora di tornare a Phillip Island, circuito
che ha sempre premiato il suo talento. Qui nel 2004 Loris era arrivato
terzo e aveva fatto registrare il giro veloce in gara. Avendo saltato
il GP dello scorso anno a causa della caduta occorsa durante la prima
sessione di prove libere, non vede l'ora di tornare sulla spettacolare
pista australiana. Anche Gibernau ama il caratteristico tracciato in riva
al mare dove, sempre nel 2004, ha conquistato la pole position e tagliato
il traguardo in seconda posizione, a meno di un decimo dal vincitore.
Piloti e tecnici si preparano a un brusco cambiamento di temperature:
si passerà infatti, in un paio di giorni, dai 30° della Malesia
ai 10° registrati a Phillip Island.
"La differenza tra il mio punteggio e quello del capo classifica
è ancora importante, ma la moto e le gomme sono buone e io mi sento
in gran forma – dice Loris Capirossi - Come dicono tutti, il campionato
non è chiuso e io darò il massimo. Si parla della pressione,
ma questa non mi preoccupa. Sono alla mia diciassettesima stagione in
GP e sono abituato a queste situazioni. Anzi, quando sono sotto pressione
do il massimo e mi concentro ancora meglio.?Quello di Phillip Island è
un bel tracciato per noi. Nel 2004 avevo registrato il giro veloce e l'anno
scorso, guardando le prove dal letto di ospedale dove ero finito per la
caduta, ho visto che Carlos (Checa) andava veramente forte. E' un tracciato
tecnico, che premia il talento del pilota. Penso che la gara sarà
compatta ed entusiasmante e sono pronto a darci dentro per tutte e quattro
le gare che ci aspettano per chiudere il campionato".
"La temperatura dovrebbe essere molto diversa rispetto a quella della
Malesia, ma non si a mai cosa ci si può aspettare dal meteo di
Phillip Island – aggiunge Sete Gibernau - Spero, in Australia, di
essere più forte e di raccogliere dei buoni risultati in queste
ultime gare. Siamo stati a Phillip Island in occasione dei test invernali,
questo potrà aiutarci. E' uno di quei posti in cui se comincio
bene, mi sento subito a mio agio e il resto del weekend è in discesa
mentre se all'inizio qualcosa va storto rischio di faticare parecchio.
E' tutta una questione di assetto, è necessario avere un ottimo
feeling per affrontare le numerose curve veloci che ci sono. Inoltre,
occorre che la moto sia molto stabile perché ci sono parecchi cambi
di direzione in cui la ruota anteriore è, per buona parte del tempo,
staccata da terra. Ci sono dei curvoni davvero impressionanti e alcune
frenate decisamente importanti. In particolare, l'ultima curva è
fondamentale perché è li che giudico se sarò a posto
per l'intero giro".
In Australia Gibernau deve anche convincere la Ducati di essere ancora
il compagno ideale per Loris. E Livio Suppo, il direttore sportivo, si
augura che entrambi i piloti possano andare sul podio.
“Sembra che a Phillip Island farà freddo, ma mi auguro che
la temperatura non sia troppo inferiore a quella dello scorso anno, altrimenti
potremmo faticare un po' – si preoccupa un po’ il manager,
che aggiunge - I tecnici Bridgestone mi dicono che le gomme delle MotoGP
hanno bisogno di almeno una decina di gradi sull'asfalto per funzionare
correttamente. Nel 2005 a Phillip Island ce n'erano 12 ed eravamo stati
molto veloci, con Checa sul podio. Arriviamo quindi in Australia fiduciosi,
con Loris in forma strepitosa e Sete del tutto a posto dopo il suo bel
rientro di domenica scorsa".
IL CIRCUITO
Phillip Island è il circuito più veloce tra quelli che ospitano
il Motomondiale e richiede molto a piloti, moto e gomme. ?Ci sono tre
"must" per un buon risultato sulla pista di Phillip Island:
coraggio, determinazione e una moto maneggevole. Questa è la pista
preferita di molti piloti perché, a differenza della maggior parte
dei tracciati moderni costruiti per ospitare anche la Formula1, ha numerosi
curvoni veloci, dove moto e uomini raggiungono i limiti delle loro prestazioni.
L'unico neo del GP d'Australia può essere rappresentato dal vento
forte che, a inizio primavera, spira dalla Bass Strait e può essere
molto fastidioso per i piloti. ?Situato a 130 chilometri a sud-est di
Melbourne, Phillip Island ha ospitato le prime gare di moto negli anni
'20. All'epoca i piloti correvano su un polveroso tracciato di 12 miglia
e l'isola era accessibile unicamente via mare! Dopo un periodo di disuso
e cattiva manutenzione, il circuito stato ristrutturato negli anni '80
e ha ospitato il primo GP australiano nel 1989. Da allora è rinomato
nel mondo perché garantisce gare spettacolari, adrenaliniche e
combattute dall'inizio alla fine.
Lap record: Marco Melandri (Honda), 1m 30.332s, 177.266km/h, 110.148mph
(2005)?Pole position 2005: Nicky Hayden (Honda), 1m 29.337, 179.244km/h
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