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28/9/2006
Gomme in MotoGP: prime restrizioni dal 2007

Un motore eccezionale vale forse un decimo o due, tre se supportato da una elettronica adeguata. Una nuova gomma, invece, parte da mezzo secondo, ma può arrivare al secondo pieno di vantaggio.

Sono i veri protagonisti della MotoGP, così come della F.1 i gommisti, per questo ieri la Grand Prix Commission composta da Carmeleo Ezpeleta (Dorna), Claude Danis (FIM), Hervé Poncharal (Irta) e Takanao Tsubouchi( MSMA), alla presenza del Segretario Paul Butler, ha fatto il golpe che ci si aspettava da tempo emendando il regolamento tecnico al punto 2.9 e seguenti, dove appunto si parla di pneumatici, introducendo nuove regole a partire dal 2007.

Le nuove regole, che riguardano solo le gomme slick e non quelle da bagnato, dicono che ogni squadra, innanzitutto, dovrà dichiarare il nome del suo fornitore (attualmente tre: Michelin, Bridgestone, Dunlop). Se questo avrà vinto almeno due Gran Premi, in condizioni di asciutto, a partire dal 2005, la sua fornitura di gomme slick per pilota e per evento sarà ristretta a 14 gomme anteriori ed a 17 posteriori. Qualora nel corso dell’anno un costruttore non soggetto a restrizioni raggiunto il numero minimo di vittorie, dovrà assoggettarvisi a partire dal terzo evento nel quale ha ottenuto la seconda vittoria.

Com’è evidente la nuova norma non vuole penalizzare l’ingresso di nuovi gommisti e, nel caso specifico, aiuta la Dunlop nello sviluppo.
Il nuovo regolamento prevede anche eccezioni, ai fini della sicurezza, per evitare casi come quello accaduto ad Indianapolis in F.1 l’anno passato.
Dunque nel caso in cui esistano comprovati problemi di sicurezza la Casa costruttrice di pneumatici li riporterà al Direttore Tecnico che, sentita la Direzione Gara, consentirà l’utilizzo di tre nuovi treni di pneumatici (che saranno anch’essi marcati). Sarà dunque formata una nuova classifica dei tempi con i piloti del fornitore con problemi che partiranno comunque dal fondo dello schieramento in base ai propri tempi.

Tutto sommato, dunque, regole condivisibili. Il problema, semmai, con (attualmente) tre fornitori, sarà verificarne la complessa applicazione. Se l’intento, comunque, è quello della riduzione dei costi sarà probabilmente un buco nell’acqua, visto che per selezionare gli pneumatici prima del Gran Premio le Case faranno ricorso sempre più pesantemente ai test team. La regola probabilmente servirà più che altro a permettere un ingresso più equo ai nuovi costruttori. Nel caso attuale a consentire alla Dunlop di recuperare terreno sulla concorrenza.

Tutto un altro discorso richiederebbe la ormai usuale cronica inadeguatezza nella comunicazione di notizie importanti come questa che meriterebbero una diffusione migliore. A quando, Presidente Zerbi un ufficio funzionante? Anche se ormai il suo mandato è in scadenza e non ha intenzione di ripresentarsi sarebbe un gradito, ultimo, regalo al motociclismo una FIM più scaltra nell’uso dei mezzi di comunicazione.

 

 

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