19/9/2006
La Michelin studia per Motegi
“Motegi è una pista particolare – ha spiegato
Nicolas Goubert, capo della competizione della Michelin – la trazione
è molto importante perché ci sono molte curve dalle quali
si esce con una marcia bassa. Anche la potenza della moto è importante,
per la stessa ragione, poiché anche se non ci sono lunghi rettilinei
c’è bisogno di una buona accelerazione fuori dalle curve
lente. E’ una bella sfida per noi perché non proviamo spesso
su questo circuito che è invece la pista di prova della Bridgestone.
Motegi non richiede una aderenza particolare sul bordo delle gomme, alla
massima piega e non ci sono curve lunghe nelle quali si sta piegati a
lungo. La gomma che stiamo usando nel 2006 dovrebbe andare bene, ma non
quanto nelle altre piste perché la sua peculiarità è
quella di aumentare l’impronta a terra ai massimi angoli di inclinazione.
Nel 2005 la durata dei nostri pneumatici è stata buona e Max Biaggi,
allora con il team repsol-Honda si batté per la vittoria contro
la Ducati di Loris Capirossi per metà della corsa. Motegi è
anche duro sugli pneumatici anteriori a causa delle frequenti frenate
violente. E’ necessario dunque avere una carcassa più dura
del solito, ma è solo il centro dello pneumatico che viene stressato,
perché la piega è repentina. C’è anche incertezza
sul tempo, settembre può essere caldo in Giappone, ma esiste anche
la possibilità della pioggia”.
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