8/9/2006
Salvato dalle protezioni
della tuta
Le cadute sono un evento normale, nel motociclismo, ma per
fortuna le conseguenze sono sempre più lievi. Ciò grazie
ad una continua ricerca sulle protezioni attive e passive a disposizione
dei piloti. Così se Pedrosa se l’è cavata con cinque
punti di sutura sul ginocchio destro, dopo esser volato via a 180 Km/h
ed aver battuto contro un cordolo, deve ringraziare la Dainese, o meglio
la D-TEC®, l’azienda che sviluppa costantemente progetti internazionali,
supportati da una rete di collaborazioni con istituti di ricerca quali
il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), o il MIT (Massachussets Institute
of Technology), con architetti e designer, con specialisti nella definizione
di piattaforme tecnologiche come gli israeliani Merhav AAP, per costruire
“armature” flessibili per i piloti. Nel caso dello spagnolo
la sua tuta nel delicato punto del ginocchio, oltre alla usuale “slider”
o saponetta (usata per appoggiarsi durante le pieghe sull’asfalto),
aveva una conchiglia rigida ed una protezione aggiuntiva in titanio, per
favorire lo scivolamento. In questo caso la protezione non è stata
totale, ma la validità dei concetti protettivi messi a punto nel
mondo della moto, ha permesso a Dainese di conquistare una posizione di
rilievo anche in altre discipline sportive come lo Sci, La Mountain Bike,
lo Snowboard e l'In-line Skating.
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