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Gibernau e Melandri in Qatar 28/9/2005
Gibe e Macio: l’avventura continua

Il Motomondiale torna in Qatar dove lo scorso anno i piloti del team Movistar Honda MotoGP hanno conquistato il primo ed il secondo gradino del podio. Un doppio successo che insieme ai dodici centrati nel 2004 (quattro vittorie ed otto podi) hanno riconfermato la squadra capitanata da Fausto Gresini ai vertici del campionato mondiale MotoGP.
Nato a tempo di record, il Losail International è stato inaugurato lo scorso anno.
Il circuito è lungo 5400 metri e largo 14. Il rettilineo misura 1060 metri: con 20 metri in più rispetto a quello di Barcellona, è attualmente il secondo rettilineo più lungo del Mondiale.
Il tracciato è molto particolare: è un circuito misto con curve medio veloci, belle frenate e diversi punti per superare. 16 le curve, 6 a sinistra e 10 a destra. Caratteristica distintiva del Losail è la sequenza di tre curve a destra, attenzione però anche all’ultima curva perché questo è uno dei tracciati dove la ! gara si può decidere all’ultima curva.
Posto a 10 km fuori dalla capitale Doha, il circuito si trova in una regione desertica.
L'asfalto utilizzato per la pavimentazione della pista è stato studiato appositamente per resistere al sole rovente. L’incognita principale resta comunque il grip compromesso dalle alte temperature e dalla sabbia che il vento che potrebbe depositare sul manto d’asfalto.

“E’ un circuito molto sicuro che sorge nel mezzo del deserto” commenta Sete Gibernau, vincitore del GP del Qatar 2004, gara di esordio su questo tracciato.
“Mi piace il disegno perché offre un po’ di tutto ed è abbastanza divertente da guidare.
In particolare mi piace la sequenza delle tre curve a destra.
In generale è abbastanza difficile superare perché, date le condizioni della pista, non possiamo uscire dalla traiettoria. Comunque, due dei punti migliori dove superare sono la prim! a e l’ultima curva.
Il miglior ricordo legato a questa pista? La vittoria nel 2004".

Guardando al Qatar
“Lasciato il GP della Malesia alla spalle, con la mente sono già in Qatar. Su questa pista ho vinto lo scorso anno, non solo, questo inverno siamo a tornare qui a provare. Nei test di marzo abbiamo raccolto dati che saranno sicuramente utili per la messa a punto della moto. Spero proprio che il Qatar rappresenti una gara di svolta, un’inversione di tendenza di una stagione particolarmente difficile. Mentalmente mi sento molto forte, ho solo bisogno di un po’ di fortuna, di porre fine ad un periodo no.”

Marco Melandri torna in Qatar su una pista dove ha già percorso molti chilometri in sella alla RC211V in occasione dei test di pre-campionato.
“Sono ottimista per il GP del Qatar. La cicatrizzazione della ferita sta procedendo correttamente, domenica scorsa ho potuto correre anche se l! imitato da un certo fastidio al piede e da una grande sensibilità al calore. Spero che questi quattro giorni supplementari che separano il GP della Malesia da quello del Qatar siano utili per migliorare la mia condizione fisica in modo da poter tornare a guidare quasi al 100%.
Sarebbe un vero peccato perché su questa pista abbiamo girato questo inverno e i dati raccolti ci serviranno molto nella messa a punto della moto. Nei test avevo girato con un buon ritmo e avevo fatto una bella simulazione di gara. Guardo con fiducia alla gara di sabato, ci sono le premesse per fare bene.”

Melandri commenta la pista del Qatar
“Il disegno della pista è bello ma le condizioni sono compromesse dalla sabbia che si deposita sul manto d’asfalto.
La sezione che preferisco è quella compresa tra le curve 12 e 16, molto bella e soprattutto molto veloce.
In generale su questa pista è molto difficile superare perché non puoi uscir! e dalla traiettoria, comunque uno dei migliori punti per superare resta la frenata in fondo al dritto.
La parte più lenta del tracciato è quella compresa tra le curve 6 e 9, in particolare le curve 6 e 7.
Il segreto per un buon giro? Mantenersi nella traiettoria pulita!
Il miglior ricordo legato a questa pista? Lo scorso anno questo tracciato rappresentava una novità assoluta per tutti i piloti. Ho fatto una buona prima parte di gara prima di fermarmi per la rottura del motore.”

“Archiviato il GP della Malesia, guardiamo con fiducia al GP del Qatar, quattordicesimo round della stagione – dice Fausto Gresini - Spero proprio che il prossimo gran premio rappresenti una svolta per Sete Gibernau che su questa pista ci ha regalato anno scorso una splendida vittoria. Mi auguro anche che Marco possa riprendere buona parte della funzionalità del piede e possa poter guidare quasi al 100%. Domenica scorsa Marco ha! fatto un piccolo miracolo. E' tornato in sella dopo soli cinque giorni dall’incidente. Non solo, ha portato a termine la gara conquistando un meritatissimo quinto posto.”

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