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la Yamaha a Sepang 21/9/2005 La tredicesima gara della stagione permetterà alla squadra di lasciarsi alle spalle quanto successo durante il Gran Premio del Giappone, visto che, con Rossi che per la prima volta in stagione non ha concluso la gara e il sesto posto di Edwards, si è trattato del peggior risultato dell’anno. Il Gran Premio di Motociclismo della Malesia diventa così una possibilità di riscossa per entrambi i piloti che hanno comunque a portata di mano i rispettivi obiettivi per quest’ultima parte della stagione. L’unico obiettivo di Rossi resta quello di vincere ogni gara per poter mettere il sigillo sul suo quinto titolo Mondiale della classe MotoGP consecutivo. Per poter festeggiare la vittoria mondiale in Malesia – dove già ha avuto modo di festeggiare un titolo - , all’italiano basterebbe guadagnare dodici ulteriori punti su Max Biaggi (Honda), l’unico dei suoi rivali ancora matematicamente in corsa per il titolo. Tuttavia, tutti gli altri quattro suoi titoli mondiali sono arrivati grazie ad una vittoria in perfetto stile “Rossiano” – due volte a Phillip Island, una volta a Sepang e una a Rio de Janeiro. L’obiettivo di Rossi è quello di vincere domenica per poter iniziare i festeggiamenti nella luccicante Kuala Lumpur, capitale della Malesia. Gli basterebbe un piazzamento tra i primi quattro, ma essendo andato a podio nelle prime undici gare della stagione ed avendo ancora cinque gare a disposizione per aggiudicarsi il titolo, correrà nuovamente senza alcuna pressione e potrà concentrarsi unicamente sulla vittoria. Per Ewards l’obiettivo primario è la seconda posizione in campionato, ma sedici punti lo separano in questo momento da Biaggi che si trova nella posizione di vice-campione del mondo. L’americano ha migliorato il proprio risultato in gara nelle ultime tre uscite, riuscendo a risalire fino alla terza posizione nella classifica generale. Le sue intenzioni per questa gara sono quelle di riuscire a tornare nella forma in cui era qualche tempo fa quando riuscì ad andare a podio nelle gare di Le Mans, Assen e Laguna Seca. Rossi sul circuito del debutto con la Yamaha “Sepang è una delle mie piste preferite,” dice Rossi. “Durante i test invernali la moto è andata molto bene, nonostante i tipici problemi dell’inizio stagione, e poi da allora abbiamo fatto ottimi progressi quindi non vedo l’ora di scoprire come andranno le cose venerdì nella prima sessione di prove”. “Per quanto riguarda il campionato, ovviamente avrei voluto vincere a Motegi, ma non è successo e ci sono ancora cinque gare. Non sono affatto sotto pressione e correrò ogni gara per vincere. “Max Biaggi sarà sicuramente fortissimo anche su questa pista, ma in questa stagione c’è stato un pilota diverso ad ogni gara in grado di stare davanti a tutti, come ad esempio Capirossi in Giappone. Comunque io sono molto tranquillo e so che siamo in grado di tornare ad essere al meglio questo fine settimana”. Edwards a caccia di scie “E’ stato bello avere una piccola vacanza dopo l’intenso fine settimana giapponese. Ero già stato a Bangkok qualche anno fa e mi era piaciuta molto, quindi sono stato contento di avere la possibilità di tornarci. Sembra che ci sia molta passione per la MotoGP in Tailandia, ci hanno accolto con molto entusiasmo e siamo stati trattati con ogni cura. Viaggiamo tantissimo, ma alla fine vediamo solo hotel, aeroporti e piste, quindi è stato fantastico poter conoscere un pochino della cultura locale e fare un po’ di turismo!” Edwards non vede l’ora di potersi cimentare su circuiti che gli piacciono, dopo le difficoltà incontrate con la messa a punto della sua Yamaha YZR-M1 al Sachsenring, Brno e Motegi. Il texano ha chiuso all’undicesimo posto in Malesia l’anno scorso, ma, come Rossi, è ottimista grazie all’ottimo feedback che la moto gli ha dato nei primi giri fatti in sul circuito malese. Il 31enne afferma che il suo unico obiettivo per questo fine settimana sia quello di portare a casa più punti possibile. “Ho bisogno di un buon risultato a Sepang, è l’unica cosa che conta,” afferma Edwards. “La pista mi piace molto, ma in questo momento non farebbe nessuna differenza anche se non mi piacesse, l’unica cosa che conta è che dobbiamo portarci a casa dei punti pesanti e rifarci delle delusioni delle gare passate. Per un motivo o per un altro arriviamo da tre gare in cui le cose non sono andate come avremmo voluto e dobbiamo riuscire a girare pagina. “I test invernali a Sepang, quando ho provato la M1 per la prima volta, sono andati bene e Valentino è stato velocissimo quindi sappiamo che la moto va bene su questa pista. Sepang è una pista larga e lunga e ci sono due o tre curve dove io tendo a perdere qualche decimo, quindi dovrò forse seguire un paio di piloti durante le prove per trovare una traiettoria migliore. “La pista sembra avere ancora qualche segreto che spero di scoprire velocemente. La pausa a Bangkok mi ha aiutato a rilassarmi e lasciarmi Motegi alle spalle ed ora sono pronto per un altro fine settimana di duro lavoro.” Brivio: in Malesia come a casa “Sepang è un circuito che conosciamo bene,” spiega Brivio. “In inverno ci abbiamo passato talmente tanto tempo a provare che ci sembra di tornare a casa! In effetti, è la quarta volta che torniamo a Kuala Lumpur quest’anno e la Malesia piace tutta la squadra, è un paese bellissimo. “La pista è bellissima. E’ veloce e sicura ed abbiamo sempre avuto dei buoni risultati in passato. Valentino ha vinto la gara dell’anno scorso ed è stato incredibile durante i test invernali quindi non possiamo che essere ottimisti. “Colin ha ancora ottime possibilità di concludere il campionato in seconda posizione e quindi anche con lui continueremo a spingere al massimo. Dopo la delusione di Motegi è bello che non ci sia troppo tempo tra una gara e l’altra perché abbiamo subito la possibilità di ripartire e dimenticarci quanto successo. Credo che sia il desiderio di entrambi i nostri piloti!” DAL PASSATO AL PRESENTE: 50 ANNI DI GLORIA PER LA YAMAHA Anche se il Campionato Mondiale MotoGP si corre sull’ultra moderno circuito di Sepang solamente dal 1999, il motomondiale ha corso in Malesia fin da un decennio prima; prima sul circuito di Shah Alam e poi, per una sola stagione, su quello di Johor. Il primo Gran Premio che si sia tenuto sul suolo malese fu vinto dalla Yamaha di John Kocinski che passò sotto la bandiera scacchi con un ampio vantaggio sul secondo classificato Wayne Gardner. Dopo aver vinto il Titolo Mondiale della classe 250cc per la Yamaha nella stagione precedente, l’americano passò alla 500cc dimostrando subito il suo incredibile talento con i podi a Eastern Creek, Jerez, Misano, Brno prima di ottenere la sua prima vittoria in 500 nella gara di chiusura della stagione a Shah Alam. Kocinski ottenne un’ulteriore vittoria per la Yamaha nel 1992 a Kyalami; vittoria che va ad aggiungersi alle nove ottenute per la casa giapponese nella quarto di litro. IL PUNTO DI VISTA TECNICO Il circuito di Sepang è uno dei più larghi in calendario – raggiunge i 16 metri in alcuni punti – ed è caratterizzato dalle alte temperature e dal clima tropicale. Le gare a Sepang vengono spesso decise dall’abilità della moto di mantenere la traiettoria in diversi punti di frenata violenta. Con quattro tornanti e molteplici cambi di direzione, sui 5542 metri del circuito, Sepang è un test decisamente difficile per i freni e le sospensioni anteriori che devono sempre operare in condizioni estreme. Spesso utilizzato per i test invernali, Sepang ha un alto coefficiente di grip ed una traiettoria pulita e lineare. Sepang è una pista che va decisamente d’accordo con la Yamaha YZR-M1, non solo è stato il palcoscenico del positivo debutto di Rossi sulla moto nel 2004 e di Edwrads nel 2005; ma ha anche visto la vittoria della moto con Biaggi nel 2002 e con Rossi l’anno scorso. Sepang, che si trova a 2 chilometri dall’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, è anche caratterizzata da curvoni veloci e cambi di elevazione e pendenza che obbligano ad affrontare in condizioni di trazione estrema le entrate e le uscite dalle curve; obbligando ad un compromesso che dia il massimo bilanciamento nella messa a punto. Una regolazione dello sterzo e delle sospensioni neutrale è fondamentale a Sepang, anche se i grossi carichi in frenata richiedono molle più dure del normale. Anche la sospensione posteriore dovrà essere regolata di conseguenza in modo da far rendere al meglio il retrotreno nelle accelerate in uscita dai tornanti e dalle curve da percorrere a marce basse.
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