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Gibernau in Qatar 27/9/2004
Gibernau, in Qatar lotterò fino all'ultimo
È sul Losail International del Qatar che il prossimo 2 ottobre si disputerà per la prima volta una gara motociclistica in Medio Oriente.
Nato a tempo di record, il circuito è stato inaugurato il 9 luglio scorso. Durante i 12 mesi necessari alla realizzazione di tutta la struttura sono state impiegate circa 1000 persone. Il costo dell'operazione è stato di 52 milioni di dollari. Le strutture sono infatti di primissima categoria così come le misure di sicurezza. All’interno e all’esterno della pista ci sono tre metri di erba artificiale, sia per il loro impatto visivo che per proteggere la pista dalla polvere.

Il circuito è lungo 5400 metri e largo 14. Il rettilineo misura 1060 metri: con 20 metri in più rispetto a quello di Catalunya, è attualmente il secondo rettilineo più lungo del Mondiale.
Il tracciato è molto particolare: è un circuito misto con curve medio veloci, belle frenate e diversi punti per sorpassare. Ci sono 16 curve in totale, l’ultima curva è sicuramente la più interessante perché questo è il tipico circuito dove la gara si può decidere all’ultima curva.

Posto a 10 km fuori dalla capitale Doha, il circuito si trova in una regione desertica. La sabbia che circonda il circuito non dovrebbe disturbare perché, secondo gli organizzatori, non dovrebbe spirare troppo vento che potrebbe portare sabbia sull’asfalto.
Le incognite principali restano sicuramente il grip dato che si tratta di un circuito completamente nuovo, le altissime temperature (anche se si tratta di un caldo secco) ed il vento che potrebbe depositare la sabbia sul manto d’asfalto).

"E' un circuito di cui conosciamo solo il disegno - spiega Sete Gibernau, attualmente secondo nel mondiale a 39 punti da Rossi - nessuno di noi, eccetto Randy Mamola che ha partecipato ad una esibizione con la Ducati biposto, ci ha girato. Ci sono molte curve che assomigliano ai tracciati europei ma rimane comunque una grande incognita perché ci potremmo rendere conto della situazione soltanto quando inizieremo il primo turno di prove. Sicuramente il caldo torrido sarà un problema per i pneumatici ed il motore ma anche la sabbia è un’insidia che temiamo. Per quanto riguarda il campionato, dopo la gara in Giappone il distacco da Valentino è di 39 punti, il campionato si fa più difficile ma non mi arrendo, sono determinato a lottare fino in fondo. Stiamo attraversando un momento difficile, forse il più duro della stagione, sia Estoril che Motegi sono state due gare difficili ma la cosa importante è che abbiamo individuato la causa dei problemi incontrati in gara e questo ci permetterà di tornare a lottare”.

“Nonostante la gara sfortunata, Motegi ha rappresentato un grande passo avanti e sono contento di come si comporta la moto - gli fa eco il compagno di squadra, Colin Edwards - Arrivo in Qatar fiducioso grazie alle ottime sensazioni che ho avuto durante lo scorso GP in Giappone.
Il circuito è nuovo, nessuno ha riferimenti, un’occasione che ci mette tutti alla pari, un’opportunità da sfruttare”.


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