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Gibernau
in Qatar 27/9/2004 Il circuito è lungo 5400 metri e largo 14. Il rettilineo misura
1060 metri: con 20 metri in più rispetto a quello di Catalunya,
è attualmente il secondo rettilineo più lungo del Mondiale.
Posto a 10 km fuori dalla capitale Doha, il circuito si trova in una
regione desertica. La sabbia che circonda il circuito non dovrebbe disturbare
perché, secondo gli organizzatori, non dovrebbe spirare troppo
vento che potrebbe portare sabbia sull’asfalto. "E' un circuito di cui conosciamo solo il disegno - spiega Sete Gibernau, attualmente secondo nel mondiale a 39 punti da Rossi - nessuno di noi, eccetto Randy Mamola che ha partecipato ad una esibizione con la Ducati biposto, ci ha girato. Ci sono molte curve che assomigliano ai tracciati europei ma rimane comunque una grande incognita perché ci potremmo rendere conto della situazione soltanto quando inizieremo il primo turno di prove. Sicuramente il caldo torrido sarà un problema per i pneumatici ed il motore ma anche la sabbia è un’insidia che temiamo. Per quanto riguarda il campionato, dopo la gara in Giappone il distacco da Valentino è di 39 punti, il campionato si fa più difficile ma non mi arrendo, sono determinato a lottare fino in fondo. Stiamo attraversando un momento difficile, forse il più duro della stagione, sia Estoril che Motegi sono state due gare difficili ma la cosa importante è che abbiamo individuato la causa dei problemi incontrati in gara e questo ci permetterà di tornare a lottare”. “Nonostante la gara sfortunata, Motegi ha rappresentato un grande
passo avanti e sono contento di come si comporta la moto - gli fa eco
il compagno di squadra, Colin Edwards - Arrivo in Qatar fiducioso grazie
alle ottime sensazioni che ho avuto durante lo scorso GP in Giappone.
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