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Biaggi in Qatar 27/9/2004
Biaggi all'arrembaggio: a Doha punterò alla vittoria
Il team Camel Honda e tutto il circus del motomondiale sabato prossimo vivrà un evento storico, il primo Gran Premio di motociclismo in Medio Oriente. Si correrà su una pista assolutamente nuova, inaugurata appena due mesi fa, di cui si conosce solo il layout del tracciato. Si sa che ha un rettilineo molto lungo (1.068 metri), sedici curve di cui 10 a destra e 6 a sinistra e che, con i suoi 5.380 metri, si colloca tra le piste più lunghe del calendario (quarta dopo Assen, Sepang e Brno nell’ordine). Una bella sfida dunque per tecnici e piloti oltre al caldo torrido ed alle sconosciute condizioni di aderenza dell’asfalto. Sono comunque tranquilli i due piloti della Honda dato che Max Biaggi da sempre ama correre con il gran caldo e può vantare record positivi quando si è trovato a debuttare su piste nuove (vedi Welkom 1999 per esempio), mentre Makoto Tamada ritiene un vantaggio il fatto che tutti si trovino ad affrontare una situazione nuova.

“Veniamo da un Gran Premio vittorioso per la nostra squadra, con Makoto, ma anche sfortunato per l’incolpevole uscita di pista di Max per un incidente alla prima curva durante il GP di Motegi - ha detto il team Principal Sito Pons - Cercheremo di ottenere un buon risultato con entrambi i nostri piloti in Qatar, una pista nuova per tutti e quindi particolarmente impegnativa. Farà probabilmente molto caldo, cosa che renderà particolarmente difficile il lavoro delle case di gomme, e bisognerà individuare rapidamente la messa a punto per quanto riguarda la moto. Per questo motivo sarà ancora più importante del solito un buon lavoro di intesa tra tecnici, ingegneri, piloti e responsabili degli pneumatici. Il nostro è un gruppo che ha saputo dimostrarsi vincente in più occasioni quindi spero in un ottimo risultato anche in Qatar”.

“Mi piace l’idea di questa gara, perché mi ricorda un po’ l’inizio della mia carriera - ha osservato Max Biaggi - quando tutto era nuovo e dovevo scoprire ed imparare le piste in due giorni di prove. Inoltre mi trovo bene a correre in situazioni estreme per quanto riguarda il clima, dove il caldo non mi ha mai dato fastidio, anzi. Spero quindi di fare una bella gara, anche perché è proprio quello che mi serve dopo le delusioni di Estoril e Motegi. Quest’anno avevo puntato sulla regolarità ma due zeri in classifica sono effettivamente pesantissimi per il campionato. Quello che mi dispiace di più è che in entrambe le occasioni io e la mia squadra, insieme ai tecnici Honda eravamo riusciti a fare un lavoro eccezionale durante le prove e la moto andava davvero bene. Per questo adesso vorrei almeno togliermi la soddisfazione di fare dei bei risultati gara per gara”.

Tamada: in Qatar, su un circuito nuovo, conterà il talento
“Vincere a Motegi, davanti ai miei amici e alla mia gente, è stato davvero fantastico, una grande emozione che ricorderò a lungo - ha fatto eco a Max, Tamada - ma adesso bisogna concentrarsi sulla prossima gara. Il Qatar è un circuito che ovviamente non conosce nessuna squadra e nemmeno nessun fornitore di gomme. Questo significa che l’abilità ed il talento dei piloti conterà ancora più del solito e questa è una ragione per cui penso di poter fare un’altra gara lottando fino alla fine per il podio. Ho visto la pianta della pista ed il disegno mi pare semplice, senza particolari difficoltà tecniche. Però bisogna girarci prima di parlare. Diciamo che non penso ci metteremo molto ad impararla, ma poi solo quando metteremo le ruote in pista potremo sapere con certezza come interpretarla. Io sono molto fiducioso e molto carico”.

“Il Qatar è una novità assoluta per tutti noi ma ci andiamo con lo stesso spirito è la stessa tranquillità con cui affrontiamo ogni gara - ha proseguito Giulio Bernardelle, ditettore tecnico di Tamada - Analizzando il tracciato mi sembra che abbia diverse analogie con quello di Motegi e di Sepang e questo per noi va benissimo dato che in Giappone Makoto ha vinto mentre in Malesia, durante i test invernali, è stato molto veloce. Resta da capire come sarà l’asfalto: l’unica certezza è che farà molto caldo, mentre non sappiamo come saranno le condizioni di aderenza. Vista la sua collocazione in mezzo al deserto è lecito aspettarsi la possibilità che ci sia della sabbia, ma è tutto da verificare. In ogni caso le nostre gomme hanno fatto un bel salto di qualità nella seconda parte della stagione, quindi siamo molto fiduciosi e sereni”.

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