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30/9/2004
Gibernau: il primo pilota raffreddato ad acqua
Spidi e il suo centro ricerche Safety Lab hanno presentato in Qatar un’innovativa unità anatomica di raffreddamento per l’utilizzo motociclistico che Sete Gibernau indosserà in occasione del GP. L’obiettivo è mantenere il pilota fresco all’interno della tuta, riuscendo a mantenere la sua temperatura corporea ad un livello accettabile anche alle alte temperature. Il nome del marchingegno è AIS (Anatomic Intercooler System. L’apparato è integrato con la tuta in pelle abitualmente indossata da Sete Gibernau garantendogli un miglior comfort di guida e, quindi, incrementando la sicurezza del pilota.
Con l’AIS, i tecnici Spidi hanno trasferito all’uso motociclistico una tecnologia sviluppata originariamente dall’Agenzia Spaziale Europea e dal centro ricerche Grado Zero Espace: una tecnologia di ‘raffreddamento anatomica personale’ adottata in precedenza anche in Formula 1 e in ambito aerospaziale, ma che sembrava impossibile poter declinare in una tuta in pelle nata per il motociclismo.

“La cosa più difficile è stata integrare le componenti necessarie al funzionamento del sistema con l’anatomia della tuta: non si possono infatti compromettere la vestibilità e la sicurezza originali, è stata dura ma siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto”, ha spiegato Lorenzo Faggionato, responsabile della divisione racing di Spidi. Una serpentina in cui scorre acqua raffreddata da un particolare gel è integrata lungo il petto e la schiena del pilota tramite uno speciale corpetto anatomico, posto sotto la superficie della tuta, mentre una batteria ultrasottile e un micromotore per il pompaggio dell’acqua sono inseriti nella gobba anatomica. Tutti gli elementi sono stati armonizzati in modo tale che Sete avrà anche la possibilità di bere durante la gara, grazie ad una sacca anch’essa integrata nella gobba riempita con un integratore salino e collegata al casco. Un sistema già sviluppato da Spidi e utilizzato con successo da Gibernau l’anno scorso durante il GP di Sepang.

I componenti dell’AIS:
• Connettore elettrico di derivazione aerospaziale
• Connettori a sgancio veloce di sicurezza
• Batterie al NiMh ultraleggere ricaricabili, utilizzate nei satelliti ESA (durata 1h)
• Micropompa isolata con Aerogel
• Raffreddamento dell’acqua con gel ad alto mantenimento di temperatura
• Canalizzazione in PVC ultraflessibile
• Temperatura iniziale del sistema: 4°C
• Condotto per sistema di reidratazione

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