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1/9/2004 Era il 1995 quando il Motomondiale ha perso un protagonista che tanto aveva dato allo sport ma che in cambio aveva solo ricevuto fratture e un titolo mondiale 500 con la Suzuki conquistato a scapito del suo amico ed eterno rivale Wayne Rainey. Nessuno come lui ha saputo accattivarsi le simpatie del pubblico, che nonostante le scarse vittorie conquistate lo ha appoggiato e sostenuto. Divenuto un mito per il suo eccentrico stile di guida, veloce, spericolato e generoso, così lontano dalle logiche della vittoria, quando salutò definitivamente il mondo dei motori, i duri professionisti non poterono trattenere la commozione. Tutti ricordano quei duelli al cardiopalmo per conquistare un “posto al sole” contro campioni del calibro di Rainey, Magee, Gardner, Lawson, Sarron, Kocinski, Spencer e Mike Doohan; quei duelli sono stati teatro di vittorie, ma troppo spesso di cadute. Ecco perché per Graziano Rossi, Massimo Falcioni e per i presidenti Learco Bastianelli e Alberto Drudi, è stato un vero onore e piacere la conferma della partecipazione di questo grande campione a MOMI, avvenuta proprio ieri sera con una telefonata dal Texas. Kevin Schwantz, classe 1964, oggi direttore di una scuola di “guida veloce” da cui provengono i campioni americani delle varie specialità, accompagnato dalla bellissima Marnie Lincoln, parteciperà alle gare di Rally e Supermotard che si terranno durante la kermesse pesarese. “La presenza di questo grande campione – spiega Graziano Rossi – è la conferma del successo e della passione che questo appuntamento sta accendendo nei cuori dei piloti, del passato e del presente. Oltre al mito dei miti John Surtees, pluricampione mondiale prima in sella alle moto e poi alla guida della Ferrari, vedremo tornare in pista Kevin Schwantz, il vero inventore delle danze della vittoria che in molti hanno imitato. Lo stesso Valentino riconosce nel texano uno dei suoi idoli”. Nelle ultime ore hanno inoltre aderito a MOMI, per la sezione dedicata alle Moto d’Epoca, due protagonisti del motomondiale degli anni ’70: lo svedese Kent Andersson e l’irlandese Ralph Bryance. Il primo sarà a Pesaro con le Yamaha ufficiali bicilindriche 125, 250 e 350; il secondo con la possente Honda 250 – 6 cilindri, del grande Mike Hailwood. (Andrea Filacchioni) |
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