Ducati a Rio - 15/9/2003
La Ducati sbarca in Brasile
Questa settimana con la trasferta a Rio, la prima dei quattro
GP extra-europei, i piloti della Ducati danno inizio a una delle fasi
più impegnative del Campionato Mondiale MotoGP. Due settimane
dopo il weekend in Brasile, infatti, il circus del Motomondiale si trasferirà
a Motegi, in Giappone, e subito dopo in Malesia e Australia. La stagione
si concluderà in Europa, il 2 novembre, sul circuito spagnolo
di Valencia.
La Rosssa parte alla volta delle trasferte extra-europee fiduciosa di
poter continuare a ben figurare nel suo anno di debutto nel Campionato
Mondiale MotoGP. Fin dall'esordio a Suzuka Capirossi e Bayliss sono
stati tra i protagonisti di questa stagione, ottenendo in totale una
vittoria, 3 pole positions, sette podi e ben 10 partenze in testa su
11 gare disputate fino ad ora. Al momento Capirossi è quarto
nella classifica piloti e Bayliss, subito dietro, in quinta posizione.
Ducati risulta così seconda nella classifica mondiale Costruttori,
mentre il Ducati Marlboro Team è terzo in quella dei Team. E
tutti questi risultati sono stati ottenuti da una squadra al suo debutto
in MotoGP e da una Casa che non partecipava al Gran Premi da più
di 3 lustri.
La Ducati ha dimostrato di poter raggiungere brillanti
risultati su molti circuiti europei: ora la squadra affronta i quattro
GP lontani dal Vecchio Continente, dove la logistica assume un ruolo
molto importante.
Gestire gli spostamenti dei piloti, del Team e di tutto l'equipaggiamento
per il Brasile e poi per le trasferte consecutive in Giappone, Malesia
e Australia è un'impresa titanica. Nulla può essere lasciato
al caso poiché la squadra deve essere preparata ad ogni evenienza
durante questa parte del Campionato, lontana più di 10 mila chilometri
da Borgo Panigale.
"La logistica è fondamentale per le prossime gare - dice
Livio Suppo, Direttore della squadra - Coordinare tutti gli spostamenti
è un processo complicato e molto delicato. Inoltre occorre gestire
lo stress dovuto ai lunghi viaggi intercontinentali, al cambiamento
di diversi fusi orari e a tutto ciò che questo comporta: queste
trasferte richiedono un grande sforzo fisico e mentale a tutti i membri
della squadra. In ogni caso ci prepariamo ad affrontare queste gare
con ottimismo poiché la Desmosedici si è dimostrata adatta
a tutti i tipi di circuito. Arriviamo a Rio dopo aver guadagnato tre
podi consecutivi ma continueremo a lavorare con l'impegno e la passione
di sempre, anche se saremo così lontani da casa"