26/9/2003
Gibernau, sì alla Honda per due anni
Sete Gibernau non ha atteso la risoluzione dei problemi contrattuali di Valentino Rossi con la Honda ed ha firmato. Il pilota spagnolo ha siglato un accordo biennale con il suo sponsor, la Telefonica Movistar, per correre altre due stagioni con il team di Fausto Gresini.
L'accordo estende un contratto triennale già in essere fra Gibernau è la compagnia telefonica nazionale che aveva accompagnato Sete per due stagioni alla Suzuki.
Gibernau, attualmente secondo nel mondiale della MotoGP, ha iniziato la sua carriera nel 1996 e nel '97 era già nella classe regina. la sua prima vittoria risale al 2001. Quest'anno ha vinto quattro Gran Premi.

"Ho deciso di firmare ora - ha spiegato Sete - perché in questo momento della stagione si fanno un sacco di speculazioni sui movimenti dei vari piloti ed io volevo essere libero di concentrarmi unicamente sulle restanti gare del campionato. Devo ringraziare sia la Telefonica che Fausto Gresini per il supporto che mi hanno dato e mi stanno dando questa stagione".

"I risultati di Sete sono andati oltre ogni nostra aspettativa - ha ammesso Josè Antonio Lombardia, direttore marketing di Telefonica - ha fatto ben più di quanto doveva per meritarsi il nostro supporto".

"Inutile dire la mia soddisfazione - ha aggiunto Fausto Gresini - con Telefonica abbiamo già vinto un mondiale, nella 250, nel 2001, con Daijiro Kato e quest'anno, dopo tutto ciò che è successo, abbiamo attraversato momenti durissimi, superati grazie anche alle fantastiche prestazioni di Gibernau".

La prossima settimana Gibernau e Gresini si giocheranno a Motegi le rimanenti possibilità di strappare a Rossi ed al team interno HRC il titolo iridato della MotoGP. Non è mai successo, finora, che un team satellite, ancorché ufficiale, abbia messo così sotto pressione i padroni di casa. In un certo senso, con questa firma, il team Telefonica-Honda-Gresini, si accredita fin d'ora come squadra di prima grandezza per assicurare al colosso nipponico la continuità, qualora l'accordo con Rossi non dovesse andare in porto.