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il fatto 3/10/2006 Il
motivo del contendere, a questo punto, si sposta su particolari che a
torto possono essere definiti secondari, come la durata del contratto,
ma anche il materiale a disposizione. L’impressione è che
le parti abbiano ancora molto da discutere. Da ex campione, infatti, Gresini
sa che non è possibile trattenere un pilota contro la sua volontà
ed in effetti l’offerta della Ducati – un biennale da sei
milioni di euro – è particolarmente allettante visto che
consentirebbe a Melandri di entrare nel ristretto “club” dei
piloti ufficiali. Al momento, però, sembrerebbe che l’unica via percorribile per Melandri per liberarsi passi attraverso il pagamento di una penale. Penale che ricadrebbe interamente su di lui, finanziariamente, visto che la Ducati non ha le possibilità economiche per assorbirla. La scelta di Melandri di passare alla Ducati, ovvia in prospettiva futura, anche senza aggiungere le ottime prestazioni finora mostrate dalla GP7 800, si arena dunque di fronte ad una scelta difficile. D’altro canto Gresini ha bisogno di un pilota italiano, ora più che mai vista la necessità di attirare un nuovo sponsor. Questo e la volontà di mantenere al top la sua squadra gli ha fatto del resto esercitare la prelazione, per cui potrebbe essere disposto ad offrire anche garanzie di altro tipo al suo pilota, grazie anche al supporto della Honda che ha mostrato di tenere all’italiano. Probabilmente è proprio su questo punto che verterà la trattativa futura, perché Marco cercherà di avere maggiori assicurazioni tecniche dall’HRC. E non solo a parole. Per questo motivo Fausto Gresini ed il manager del pilota, Alberto Vergani, si incontreranno questa settimana per dirimere la questione che va risolta in tempi breve. Se infatti Fausto non può attendere, non può farlo nemmeno la Ducati che deve scegliere il compagno di squadra di Loris Capirossi. L’alternativa a Marco è Sete Gibernau, ma non solo: senza un contratto, in questo momento, ci sono anche Casey Stoner e Carlos Checa, per non parlare di Andrea Dovizioso ed Alex De Angelis (questi ultimi entrambi in trattativa con Gresini). A questi nomi potrebbe essere anche aggiunto Alex Barros, che ha parlato con la Ducati per affiancare Troy Bayliss ma è stato stoppato da quest’ultimo. Alla risoluzione della controversia, anche se apparentemente se ne sta tenendo fuori, è ovviamente interessato Loris Capirossi che al di là delle frasi di circostanza non gradisce affatto l’arrivo di Melandri, per di più con un biennale. Cosa che non fa fatica ad ammettere il suo manager, Carlo Pernat. La Ducati, dunque, è fra due fuochi ma anche se apparentemente
non manifesta l’intenzione di combattere – è Marco
che deve decidere, fanno sapere da Borgo Panigale – se vuole prepararsi
veramente al ricambio generazionale non ha molte alternative a Melandri,
anagraficamente giovane, ma già molto esperto. |
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