10/10/2006
Melandri va alla carica in Portogallo
Continua il momento positivo per Marco Melandri che dopo aver
centrato la vittoria in Australia ed il podio a Motegi, affronta la penultima
prova della stagione con tutta la serenità che gli deriva dal rinnovo
del contratto con il team Honda Gresini per la stagione 2007. L'annuncio
ufficiale è stato dato sabato 7 ottobre ad Atessa (CH) in occasione
delle celebrazioni dei 35 anni di attività di Honda Italia.
Alla guida della RC211V dal 2005, Marco Melandri ed il team di Fausto
Gresini insieme hanno conquistato ad oggi 14 podi e 5 vittorie. Vice campione
del mondo nella prima stagione insieme, Marco ha consolidato esperienza
e obiettivi quest'anno centrando 3 vittorie in un campionato che lo vede
ancora in lotta per la conquista del titolo iridato. Con il rinnovo, il
pilota italiano può guardare con fiducia alla prossima stagione
che lo vedrà in sella alla nuova Honda V4 800cc.
"Sono felice di poter continuare a lavorare con Marco anche il prossimo
anno – confessa Gresini - Ho sempre creduto in lui e sono certo
che dopo due anni di lavoro insieme potremo puntare a traguardi sempre
più ambiziosi. Marco in queste due stagioni ha dimostrato di essere
un pilota di primissimo piano, guadagnandosi la piena stima della Honda.
La priorità della nostra squadra era quella di poter continuare
a lavorare con Marco, potremo così portare avanti il progetto iniziato
nel 2005".
"Sono soddisfatto di questo accordo – gli fa eco Melandri -
Per me era importante trovare una sistemazione che mi piacesse e mi mettesse
in grado di crescere. Adesso abbiamo tutti gli elementi per fare un salto
di qualità per il futuro. Dopo due mesi difficili, sono contento
di poter continuare con Fausto che mi ha sempre dato fiducia, mettendomi
a mio agio in ogni situazione. Dopo due anni insieme è arrivato
il momento di concretizzare il lavoro. Adesso sono sereno per affrontare
al meglio i due GP che mancano alla fine del campionato. Nelle ultime
gare sono tornato a divertirmi in moto e non avendo posizioni di classifica
da difendere darò il meglio in ogni GP senza troppi pensieri. Ma
sono anche già proiettato in avanti , al prossimo anno".
Estoril e poi Valencia, un rush finale carico di suspense, due gare combattutissime
con tanti piloti di altissimo livello pronti a lottare per aggiudicarsi
la posta in gioco, 50 punti che valgono un titolo mondiale.
La 16esima prova si disputerà su un tracciato impegnativo che mischia
curve lente e allunghi violenti. La variabile meteorologica rappresenta
un grande elemento di rischio perché la vicinanza dell'Atlantico
determina frequenti cambiamenti di clima e con essi rovesci piovosi e
forti raffiche di vento.
"Adesso arrivano due circuiti che mi piacciono – prosegue
il pilota di Ravenna -Sono pronto per questa sfida finale. Ho dimostrato
di essere competitivo in ogni condizione.Mai come questo anno il mondiale
è aperto. Non avendo una posizione da difendere, posso prendermi
più rischi e pensare solo a fare un buon lavoro di messa a punto
e divertirmi nella guida. Su questa pista è importantissimo che
la moto sia ben bilanciata, stabile in frenata ed agile nei cambi di direzione.
È infatti un circuito medio lento, caratterizzato da un lungo rettifilo
e da 5 curve lentissime (da fare in prima). Lo scorso anno finii quarto
in una gara falsata dalla pioggia.Adesso arrivo motivato , sto vivendo
un bel momento e gli ultimi buoni risultati mi hanno dato una carica straordinaria".
"Insieme alla squadra stiamo portando avanti un grandissimo lavoro
e ogni volta facciamo un passo in avanti – aggiunge il compagno
di squadra Toni Elias - La seconda fila ed il sesto posto conquistato
nel GP del Giappone mi permettono di guardare a domenica con ottimismo.
Sono determinato a dare una svolta a questa stagione complicata e spero
che di essere della partita a Estoril. Il tracciato mi piace, in particolare
la chicane in salita che è un po' il tratto distintivo di questa
pista, una "esse" molto lenta ma tecnica, probabilmente la curva
più lenta di tutto il mondiale. Il rettifilo, lungo quasi un chilometro,
è invece veloce, segue una forte staccata nella curva 1 mentre
l'ultima curva - abbastanza veloce - è decisiva per fare un buon
giro".
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