Melandri e Gibernau a Phillip Island 10/10/2005
GP d’Australia: l’opinione di Melandri e Gibernau
Affacciata sul mare, la pista di Phillip Island è la
quintessenza del motociclismo: unica, splendida, tecnica.
La pista si trova in un’isola naturalistica all’interno della
baia di Melbourne. Riserva naturale, l’isola è meta di turisti
che ogni giorno arrivano per assistere alla pinguin parade. Nel totale
rispetto dell’ambiente circostante, il circuito ospita un ristretto
numero di gare e anche le giornate di test sono limitate. I gestori del
circuito infatti patteggiano con gli abitanti dell’isola orari e
giornate di apertura dell’impianto.
Phillip island ha il fascino di una pista di altri tempi. Un impianto
semplice che presenta solo le strutture essenziali. Non ci sono le grandi
tribune sulla linea del traguardo che imperano nei circuiti di nuova generazione.
Il grigio del cemento si confonde qui con il verde delle colline. Non
c’è nulla attorno al tracciato: solo colline erbose e l’azzurro
del mare. L’oceano è davvero molto vicino e questo conferisce
alla pista un fascino speciale. Alla bellezza dei luoghi e all’imponenza
della natura si aggiunge il disegno della pista: tecnico e completo. Una
pista che esalta le caratteristiche di guida del pilota. La pista alterna
sapientemente tratti lenti ad altri velocissimi, ha forti accelerazioni,
frenate violente, cambi di pendenza e di traiettoria.
Si può superare in molti punti, la parte alta resta comunque la
più favorita tra i piloti.
La pista richiede un’attenzione particolare nelle scelta delle gomme
che vengono qui particolarmente sollecitate data la presenza di molte
curve veloci a sinistra. Buona accelerazione accompagnata dall’agilità
in curva sono il segreto per affrontare al meglio una delle gare più
attese dell’anno.
Sete Gibernau e la pista di Phillip Island
Archiviato il GP del Qatar, Sete Gibernau torna sulla pista australiana
dove lo scorso anno ha conquistato la pole ed il secondo gradino del podio.
“La pista di Phillip Island è tra le più veloci e
spettacolari del mondiale, è divertente da guidare e molto tecnica.
La conosco bene perché qui veniamo a provare in inverno. Nei test
di pre-campionato sono andato molto forte, abbiamo interessanti dati di
riferimento, utili per la messa a punto della moto. Guardo con fiducia
al GP d’Australia. Sono convinto che appena riusciremo a superare
questo momento difficile con un risultato positivo, torneremo ad essere
più forti che mai.”
“Phillip Island ha alcune delle curve più veloci del mondiale
ed è spettacolare e divertente correrci sia per i piloti che per
gli spettatori. È un circuito molto tecnico, guidato, che richiede
una perfetta messa a punta della moto.
L’incognita principale è il tempo perché il clima
cambia molto rapidamente, in pochi minuti infatti si può passare
dal sole alla pioggia. Altro tratto distintivo è la presenza quasi
costante di un vento molto forte data la vicinanza del circuito al mare”.
Qual è la sezione della pista che preferisci?
“Phillip Island è una pista completa. Il tracciato è
un’ottima combinazione di curve lente e curve veloci, cambi di direzione.
C’è un po’ di tutto! “
Quale è il miglior punto per sorpassare?
“I due tornantini “.
I segreti per un buon giro.
“Su questa pista è fondamentale avere un ottimo assetto.
Philipp Island richiede una guida non aggressiva, è importante
seguire la giusta traiettoria”.
Il miglior ricordo
“La pole position del GP 2004, era la mia quinta pole della stagione.”
Marco Melandri la sfida di Phillip Island
Marco Melandri affronta la quindicesima gara della stagione su
una pista particolarmente amica per il pilota ravennate. Phillip Island
è infatti una delle sue piste preferite. Su questa pista Marco
! ha conquistato il titolo mondiale nella quarto di litro nel 2002 all’età
di 20 anni, firmando allora il record del più giovane pilota a
conquistare un titolo mondiale.
Marco è pronto per correre in Australia. Su questa pista infatti
il pilota italiano ha svolto i test di pre-campionato in sella alla RC211V
gommata Michelin. I dati raccolti a marzo saranno utili elementi di riferimento
per la messa a punto della moto.
“Non vedo l’ora di tornare in pista dopo la bellissima gara
disputata a Doha. Dopo un periodo difficile sono tornato sul podio. Il
GP del Qatar era una gara importante anche in chiave campionato, adesso
sono tornato terzo in classifica e sono pronto a dare il meglio di me.
Arrivo su una pista che mi piace particolarmente, sono carico e rilassato.
Dopo il Qatar infatti sono andato direttamente in Australia, a Brisbaine,
dove ho passato una settimana di completo relax al mare.”
“Phillip Island è una delle mie piste preferite. Il tracciato
è bellissimo, ci sono le curve più veloci della MotoGP,
basti pensare alla curva 3 e alla curva 12”.
Quale è la sezione che preferisci?
“Dalla Siberia al Lukey Heights, questa è la sezione che
contraddistingue questa pista”.
Quale è la parte più lenta?
“La curva MG”.
I punti migliori per superare?
“La frenata nel tornantino MG e il tornantino H”.
Il segreto per un giro veloce?
“ In questa pista ci vuole del pelo perché è una pista
molto veloce e con molti saliscendi“.
Come è il pubblico australiano?
“La tappa australiana è la migliore tra le gare extra europee.
Tanti appassionati assistono all’ evento, c’è tanta
gente. Non solo, il posto è bellissimo e ci torno sempre volentieri”.
Quale è il miglior ricordo legato a questa pista?
“Non ci sono dubbi, il GP del 2002 quando ho vinto il titolo mondiale
in 250cc”.
Il peggior ricordo?
“Nel 2003 sono caduto ma il peggior ricordo è legato alla
gara dello scorso anno perché ho avuto un problema ad un occhio
e alla fine mi sono dovuto fermare. Mi è dispiaciuto molto perché
avrei potuto fare una bella gara”. |