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20/10/2005 Partendo dal rettilineo del traguardo, relativamente breve, si incontra una prima curva sinistra abbastanza lenta che dovrebbe permettere sorpassi spettacolari, seguita da un lunghissimo curvone a destra che è sicuramente uno dei punti chiave del tracciato. Questa curva infatti mette a dura prova le gomme sul lato destro, che quindi dovranno prevedere una mescola piuttosto dura, mentre il pilota accelererà dalla seconda alla quarta marcia rimanendo sempre in piega. Seguono in rapida successione tre curve, due delle quali molto lente da affrontarsi in prima. Poi, dopo un rettilineo in discesa, i piloti arrivano ad un'altra curva lenta dove la pista comincia a risalire, candidata a diventare un ulteriore punto preferito dai piloti per i sorpassi. A seguire ci sono tre curve assai simili alle tre in successione del Qatar e quindi una sezione in discesa che porta verso un’ultima curva lenta che introduce un altro rettilineo. Alla fine di questo una impressionante curva a destra decide la velocità massima che si raggiunge sulla pista dato che si percorre in quarta o quinta per poi lanciarsi su altri settecento metri di rettilineo. Dopo aver toccato la velocità massima i piloti dovranno frenare bruscamente per affrontare una curva in seconda e poi altre tre con due cambi di direzione. In poche parole i tecnici dovranno lavorare duramente per trovare un buon set up per questa pista, e altrettanto dovranno fare i gommisti. Potrebbe anche essere il caso di utilizzare dischi dei freni di dimensioni maggiori non solo a causa del caldo ma anche delle brusche frenate richieste da questo tracciato. (a.f.)
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