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18/10/2005 Sono stati proprio i medici della Clinica Mobile a valutare e consigliare
il rientro in Italia per Loris, in modo da poter essere seguito direttamente,
e prima possibile, dal dott. Costa. Senza il drenaggio toracico, il pneumotorace
destro, causato dalla spettacolare caduta subita al termine delle prove
libere di venerdì scorso, avrebbe potuto impedire per quindici
o venti giorni al pilota di volare. Questo perché un eventuale
riapertura in quota, durante il volo, della ferita non ancora cicatrizzata,
avrebbe potuto causare un improvviso "sgonfiamento" del polmone
e il suo conseguente e gravissimo allontanamento dalla pleura. Capirossi rimarrà per almeno 4 giorni presso il reparto di Chirurgia dell'ospedale di Imola, dove verrà costantemente monitorato al fine di evitare complicanze che potrebbero ostacolare una corretta guarigione. "Il volo di rientro è andato bene, e questa è davvero
un'ottima notizia - ha dichiarato il dott. Claudio Costa, che ha accolto
Loris in aeroporto a Rimini, preoccupandosi anche del suo trasferimento
a Imola - considerando anche che si è trattato del più lungo
trasferimento mai fatto fare ad un pilota ferito così gravemente.
Scegliendo di tornare a casa con il drenaggio ancora inserito, invece
di aspettare molti giorni per potersi rimettere in volo, Loris ha preso
una decisione molto coraggiosa. Io ero comunque sereno perché sapevo
che era in mano a persone esperte e competenti. Loris rimarrà per
qualche giorno a Imola, dove cercheremo di evitare l'insorgere di complicanze
e favorire così la naturale guarigione del polmone offeso. "Per fortuna siamo finalmente arrivati in Italia, a questo punto cercherò di rimettermi a posto prima possibile - a detto Loris, accompagnato dalla moglie Ingrid, al suo arrivo all'aeroporto di Rimini - In Ducati hanno organizzato alla perfezione il mio rientro: adesso non vedo l'ora di togliere il tubo del drenaggio, che è veramente fastidioso, e iniziare subito con la rieducazione del polmone. So di essere in buone mani e ringrazio tutta l'equipe medica della clinica mobile, il dott. Corbascio, che mi ha seguito sia a Melbourne che durante tutto il volo, e il dott. Costa, che mi aspettava qui in aeroporto, pronto ad accompagnarmi in ospedale e ad occuparsi della mia degenza. E' stata veramente una brutta botta, probabilmente l'incidente peggiore della mia carriera ma sono cose che possono capitare. Solo una volta arrivati in ospedale, quando mi hanno messo il drenaggio, ho realizzato la gravità della cosa: è stato dolorosissimo. Non so ancora quando potrò ritornare in pista ovviamente, se fosse così semplice, staccherei tutto e andrei subito in Turchia. Ma è ancora presto per fare programmi." Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Corse, si è
immediatamente recato a Imola per portare a Loris i saluti di tutta l'azienda
e gli auguri di tutti per una rapida guarigione. (Michela Di Silvio) |
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