Valencia
31/10/2004
Michael Jordan: un team con Roberts sr.
nel futuro
Dopo aver battuto a golf Severiano Ballesteros a Valencia,
vincendo la posta di 45 Euro pattuita con l'asso del golf iberico, Michael
Jordan s'è concesso di guidare una Ducati Desmosedici a prove concluse.
Doveva limitarsi a far da passeggero sulla Ducati biposto guidata dall'ex
pilota statunitense Randy Mamola. ''Mi ha detto che era in grado di guidarla
lui - ha riferito lo stesso Mamola - e allora gli ho scaldato la moto
con un giro di pista io e gli ho ceduto il manubrio''. Per due volte ha
fatto spegnere il motore in partenza.
''Ho avuto problemi di partenza - ha poi spiegato il campione all’Ansa
- perchè con queste moto è molto difficile partire ma dopo
mi sono sentito bene in sella''. Jordan ha percorso quattro tornate in
compagnia di Sete Gibernau, Kenny Roberts jr., Kurtiss Roberts e Colin
Edwards che gli hanno aperto la strada.
''E' eccitante come giocare a basket - ha poi commentato entusiasta Jordan
anche se sono riuscito a sfruttare solo le prime quattro marce: non riesco
ad immaginare cosa si possa provare in sesta piena a tutto gas! I rettilinei
non erano un problema ma prima di ogni curva cercavo di trovare qualche
riferimento per la frenata e gli altri piloti mi affiancavano toccandomi
la gamba con la mano...''.
''Queste moto sono veramente potenti - ha proseguito Jordan e avrei bisogno
di più tempo per abituarmici. Ho provato anche ad impennare ma
mi sono impressionato per la potenza e ho preferito optare per un saluto,
alzando la mano dal manubrio''.
Ai box Ducati lo hanno accompagnato Charles Oakley, l'ex compagno dei
Chicago Bulls, e il commentatore tv della Nfl Ahmad Rashad. Alto un metro
e 98 cm, 52 di piede, l'italiana Alpinestar ha confezionato per Michael
Jordan una tuta e stivaletti su misura per l'occasione.
''Air'', comunque, è un vero motociclista. Il fenomeno della Nba
è infatti salito per la prima volta su una moto da minicross all'età
di cinque anni. ''E' una vita che vado in moto - ha detto Jordan - e possiedo
una Ducati 998, una 999, una Harley-Davidson e una Suzuki”..
Il mitico 'Jumpman23' ha frequentato anche una scuola di pilotaggio, quella
dell'ex pilota americano Jason Pridmore ad Atlanta, ed è titolare
di un team che fa correre il pilota di colore Montez Stewart nel campionato
Ama Supersport e Superbike. Forse entrerà nel Motomondiale supportando
un team. Si dice quello di Kenny Roberts padre, al quale potrebbero arrivare
il prossimo anno proprio dei motori Ducati ufficiali.
''Un team? Lo vorrei fare - ha ribattuto Jordan - ma al momento sto solo
imparando il lavoro da Kenny Roberts...''. Cosa pensa dei piloti veri?
''Li stimo tutti, conosco molto bene Nicky Hayden e anche Colin Edwards''.
E Rossi? ''Non l' ho mai incontrato''. A Valentino piacerebbe, dice che
è un suo fan... ''Davvero? Piuttosto è Rossi ad essere il
mito di questo ambiente''. L'incontro tra i due fenomeni c'e stato più
tardi, quando Rossi ha invitato Jordan a percorrere due giri in auto con
una Bmw. Valentino è partito con calma, poi ha spinto sul gas.
Jordan, quando il pesarese s'è fermato, s'è messo una mano
sul cuore ed ha esclamato: ''Non pensavo che sapessi andare così
forte anche in auto''.
(m.d.s.)
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