News
news 2006
news 2005
Test invernali 2005
news 2004
Test invernali 2004
news 2003
Test invernali 2002/2003
news 2002
Test invernali 2001/2002
news 2001
Tutto il motomondiale 2001
curiosità news foto risultati

Yamaha a Valencia 2/11/2005
Valentino e la Yamaha a caccia del record di Doohan

Il Campionato Mondiale della MotoGP si chiuderà, come da tradizione, il prossimo fine settimana a Valencia; l’ultimo round di quella che è stata una stagione indimenticabile per il Team Gauloises Yamaha. Con i titoli piloti, squadre e costruttori già matematicamente conquistati, Yamaha cercherà di chiudere la stagione del suo 50° compleanno con un altro fine settimana vittorioso sul circuito Ricardo Tormo dove sia Valentino Rossi che Colin Edwards cercheranno di finire a podio per chiudere in bellezza questa stagione entusiasmante.

Dopo un lunghissimo viaggio attraverso Asia, Australia e Medio Oriente, Rossi ritorna in Spagna per la terza volta in stagione cercando di aggiungere un’altra vittoria alle precedenti ottenute e Catalunya e Jerez e per cercare di continuare nel legame speciale che lo lega al pubblico di Valencia (quest’anno si aspettano 120.000 spettatori) Rossi ha vinto su questo circuito nelle due passate stagioni; la vittoria a Valencia del 2004 era stata la sua nona vittoria con la Yamaha in stagione; più di quanto qualsiasi precedente pilota Yamaha fosse stato in grado di fare. Questa volta potrebbe fare ancora di più uguagliando il ricordo assoluto di vittorie in unica stagione che appartiene a Mick Doohan ed è di dodici successi.

Il Campione del Mondo della MotoGP che si è assicurato il suo settimo titolo mondiale tre gare fa a Sepang, in Malesia, ha fatto seguire, alla laurea mondiale, un’ulteriore vittoria in Qatar ed un secondo posto ad Istanbul, confermando la sua intenzione a non rilassarsi fino alla fine per potersi portare a casa l’incredibile bottino di 351 punti. Inoltre, con un risultato dal nono posto in su, Rossi stabilirebbe il nuovo record di punti ottenuti in una stagione da un pilota della classe regina, migliorando il record che gli appartiene e che risale alla stagione 2003 di 357 punti.

Il compagno di squadra di Rossi al Team Gauloises Yamaha, Colin Edwards, cercherà anche lui di finire a punti per poter chiudere la stagione con un rullino di marcia che l’ha visto andare a punti in ogni gara. L’americano è l’unico pilota della MotoGP ad aver conquistato punti ad ogni uscita, una consistenza che gli permette di affrontare l’ultima gara della stagione avendo ancora la possibilità matematica di chiudere il campionato in seconda posizione assoluta nella sua prima stagione con la Yamaha.

Rossi, uno sguardo al futuro
Valentino Rossi arriva a Valencia con un occhio al passato e uno al futuro. L’emergere di Marco Melandri e Nicky Hayden come rivali da prendere in seria considerazione ha dato al Campione del Mondo delle nuove motivazioni nella sua difesa al titolo nel 2006. Ma Rossi si aspetta che i due, ed altri piloti, gli diano già battaglia a partire da questo fine settimana.

“Ci sono dei giovani piloti che si sono fatti avanti in queste ultime gare,” ha detto Rossi, “e sono sicuro che mi daranno ancora battaglia a Valencia. Non che io mi consideri vecchio e spero proprio di avere almeno ancora un paio d’anni al top! Non vedo l’ora di correre a Valencia; speriamo che la moto vada bene e che si riesca a trovare un buon assetto fin da subito.”

“A Valencia cercheremo di vincere di nuovo; l’anno scorso ci abbiamo vinto con la Yamaha e ci avevamo vinto anche l’anno precedente; mi piace chiudere la stagione con una vittoria! Ho ancora la possibilità di eguagliare il record di Doohan e di battere il mio record personale e quindi questo sarà il mio obiettivo per l’ultima gara della stagione. Saremo in Spagna dove viene sempre tantissima gente e dove i fan sono fantastici! E’ sempre una grande festa!”

Edwards, la pratica rende perfetti
Con il secondo posto in campionato orami piuttosto lontano, Edwards cercherà comunque di portarsi a casa da Valencia quanti più punti possibile per cercare di piazzarsi in posizioni più avanzate rispetto all’attuale quarto posto. Valencia gli darà anche la possibilità di perfezionare il nuovo stile di guida che ha adottato per la prima volta ad Istanbul. Dopo aver avuto qualche difficoltà a passare da “habitué” del podio ad un contendente costante per la vittoria, il texano ha deciso di riconsiderare il suo approccio alla guida di una MotoGP dopo i numerosi anni di successi nel Campionato Mondiale Superbike.

“Non mi piace trovarmi a questo punto della mia carriera e dover imparare qualcosa di completamente nuovo, ma questa è la situazione in cui ci troviamo in questo momento,” ha spiegato Edwards. “Sto cercando di guidare con uno stile che mi permetta di aver maggiore velocità in curva, aggiungendo quelle che sono le qualità della guida della 250cc al mio istinto tipicamente Superbike, ma devo ancora far molti giri prima di potermi sentire sufficientemente a mio agio per poter puntare a vincere delle gare. Non mi piace pensare che l’ultima gara della stagione sia più o meno un test per me, ma dobbiamo pensare alla prossima stagione e capire come possiamo migliorare rispetto a quest’anno. Speriamo che questo sia il modo giusto.

“Ho già girato a Valencia molte volte quindi spero proprio il fatto di provare un nuovo stile su una pista che conosco bene mi sia d’aiuto. Melandri e Hayden sembrano inavvicinabili in questo momento quindi credo che sarà molto difficile riuscire a superarli in campionato, ma io ci proverò comunque! Io non mi arrendo mai e continuerò a lottare fino all’ultimo giro di domenica. Questa stagione ho avuto degli alti e dei bassi, ma sarebbe proprio bello poter finire con un podio per potermi portare a casa un bel ricordo per passare l’inverno!”.

Brivio, finire in bellezza
Il Team Manager del Team Gauloises Yamaha Davide Brivio ha chiesto alla sua squadra un ultimo sforzo per finire la stagione in bellezza, in modo da mettere la ciliegina sulla torta di una stagione sfavillante. La motivazione è rimasta alta tra i componenti del Team anche se i titoli piloti, squadre e costruttori sono già stati archiviati e Brivio sta ora chiedendo di rimanere concentrati per quest’ultimo fine settimana per tre giorni di intenso lavoro prima di potersi dare alla pazza gioia.

“Questa è l’utilma gara di una stagione che è stata estremamente positiva per noi,” ha detto Brivio. “E’ stato fantastico poter portare tanti successi alla Yamaha nell’anno del suo 50° compleanno ed ora vogliamo finire nel miglior modo possibile. L’anno scorso abbiamo vinto a Valencia e non sarebbe male riuscire a ripeterci.

“Questo fine settimana abbiamo due obiettivi. Uno è una vittoria per la Yamaha e l’altro è quello di riuscire a far migliorare la posizione in classifica a Colin. Non sarà facile perché i piloti che gli stanno davanti in questo momento hanno un buon vantaggio e stanno andando veramente bene, ma la stagione non è finita e noi faremo del nostro meglio. Avremo molti ospiti ed amici che ci verranno a trovare da tutta l’Europa e dal Giappone e quindi vorremmo fargli vedere di cosa siamo capaci per poi festeggiare tutti assieme.”

DAL PASSATO AL PRESENTE: CINQUANT’ANNI DI GLORIA PER LA YAMAHA
Nella sua breve storia, il circuito di Valencia si è dimostrato estremamente favorevole alla Yamaha, con Regis Laconi che ha vinto la prima gara disputata su questo circuito nel 1999 con la YZR500 e Garry McCoy che ha vinto con la stessa moto un anno dopo. Tuttavia, il successo più memorabile per il costruttore giapponese sul circuito spagnolo è senza dubbio quello dell’anno scorso quando Valentino Rossi ha concluso un già esaltante primo anno alla Yamaha con la vittoria numero nove della stagione – un record per la Yamaha.

“Vincere nove gare nella mia prima stagione con la Yamaha è stato incredibile per tutti e a Valencia abbiamo anche vinto il titolo squadre – e anche quello non è stato male!” ha detto Rossi. “Il finale della stagione è stato perfetto per noi, con tre vittorie consecutive. A Valencia ho fatto più fatica che nelle due precedenti gare a Sepang e Phillip Island perché di solito trovo la pista in condizioni peggiori. All’inizio poi sono scivolato indietro di qualche posizione, ma dopo due o tre giri sono riuscito a recuperare.

“Makoto Tamada era fortissimo ed abbiamo avuto una bellissima battaglia fino a che poi lui ha rallentato ed è scivolato indietro. Io sono riuscito a migliorare il mio ritmo ed a spingere al 100% fino alla fine. Poi Max Biaggi ha recuperato da dietro ed ho dovuto combattere anche contro di lui ed anche lui era molto forte. E’ stato incredibile vincere l’ultima gara della stagione a Valencia – in particolare per il pubblico che è fantastico. La stagione 2004 è stata decisamente indimenticabile sia per me, che per i miei meccanici che per la Yamaha.”

IL PUNTO DI VISTA TECNICO
Famoso per essere un circuito che ricorda uno stadio, il circuito di Valencia ha un disegno bellissimo, anche se un po’ caotico, dove le curve lente sono la norma. Posizionato in un lotto di terreno accanto al quale passa l’autostrada Madrid/Valencia, il circuito Ricardo Tormo è caratterizzato da un susseguirsi infinito di curve strette unite da corti rettilinei. L’ultima ampia curva a sinistra e l’entrata veloce nella prima curva contrastano violentemente con il resto del tracciato che è un fluire, quasi geometrico di chicane e curve da percorrere a bassa velocità.

Più adatta alle classi minori, Valencia pone comunque una sfida avvincente per i piloti della MotoGP: un intenso esercizio in concentrazione e preparazione su una pista che non perdona neanche il minimo momento di distrazione, in particolare nelle condizioni facilmente bagnate di fine ottobre/inizi di novembre.

La natura a stop-and-go di Valencia richiede un assetto delle sospensioni che offra un equilibrio tra un efficiente trasferimento dei carichi – ossia che aiuti, a seconda delle necessità, l’avantreno o il retrotreno, ed una regolazione delle molle e della compressione sufficientemente rigido da impedire che la moto oscilli all’apertura o chiusura del gas. Il grip anteriore è necessario per brevi momenti di grande carico all’anteriore e molte delle entrate in curva avvengono a freno ancora tirato; è quindi necessario un compromesso tra agilità e stabilità che favorisca in assoluto la manovrabilità. La moto dovrà comunque essere sufficientemente stabile da non perdere velocità nell’ultima curva veloce che si snoda su uno scollinamento né soffrire di saltellamenti della ruota posteriore durante la frenata violenta a 300km/h.

Una risposta alla manopola del gas che sia istantanea, ma, allo stesso tempo, lineare è fondamentale a Valencia proprio per la sua natura di costanti frenate ed immediate ripartenze sulle curve lente. L’utilizzo di poche marce su questo circuito aumenta il rischio di “highside” visto che buona parte di un giro avviene in seconda marcia e addirittura tre curve consecutive da percorrersi in prima. Tuttavia, la maggior parte delle cadute avviene a causa di perdita di aderenza all’anteriore in entrata delle curve in discesa.

Sito web realizzato da After S.r.l.