il
fatto 2/11/2004
Dovizioso e Pedrosa, grandi anche
sulla Honda RC211V
Passare da 50 a 250 cv non è facile, ma Andrea
Dovizioso, il nuovo campione del mondo della 125, lo ha fatto. Un gentile
omaggio della Honda che, all’indomani del GP di Valencia, ha voluto
gratificare il forlivese assieme all’altro iridato, Daniel Pedrosa,
che ha fatto un salto meno importante, partendo dai 100 cv della 250.
“E’ stata una esperienza bellissima - ha raccontato Dovizioso,,
- non avevo mai provato nulla di così potente. Tutta la mia esperienza,
al di fuori della 125, si riduceva infatti a moto
da cross e Supermotard, in pista non ho mai nemmeno guidato una mille
stradale. La MotoGP, rispetto all’ottavo di litro che si porta un
po’ come la 250, è un altro pianeta. Il motore ha una erogazione
dolcissima, tanto che ad impressionare non è la spinta, quanto
il fatto che spessissimo la ruota anteriore è in aria e per questo
bisogna anticipare il cambio di marcia. Anche la velocità non è
un problema: ho raggiunto i 310 Km/h, contro i 240 della mia Honda 125...si
sente un po’ più la pressione dell’aria sulle spalle,
tutto lì...però dopo pochi giri, quando le gomme calano,
bisogna cambiare le traiettorie, adeguarsi. Si derapa molto, facilmente,
e la fatica, specie sulla schiena, si sente molto”.
E’ andato forte, Dovi, senza prendere alcun rischio, ma ancora più
veloce è stato Pedrosa, che ha stupito a tal punto i tecnici della
HRC da innescare subito la voce di un imminente passaggio in MotoGP, al
fianco di Sete Gibernau.
“Correre nella MotoGp è il mio sogno - ha ammesso Dani Pedrosa,
che per toccare con le ginocchia a terra ha incollato due ginocchiere
una sull’altra, utilizzando il serbatoio più rastremato a
disposizione, quello di Biaggi - ma i miei piani per il 2005 prevedono
un’altra stagione in 250. Questa moto è di un altro pianeta,
ed è bellissima e facile da guidare. Ai bassi regimi, infatti,
il motore due tempi è vuoto, non ha potenza, questo invece spinge
sempre. Sono rimasto stupito dalla docilità e dalla leggerezza
della RC211V: il peso in più si sente solo un po’ nella fase
di impostazione nella curva, ma mantenere un ritmo elevato è difficile.
Attualmente mi manca la preparazione”.
Fra i debutti della giornata, anche quello di Carlos Checa, alla guida
della Ducati D16GP4 con una livrea nera lo spagnolo al suo primo approccio
con la "rossa di Borgo Panigale" ha chiuso la prima giornata
di test in sella facendo registrare il suo miglior tempo in 1'34.0.
Loris Capirossi ha percorso 41 giri di pista, con il miglior tempo di
1'34.4, concentrandosi sui problemi di trazione accusati durante il weekend
di gara.
La Ducati resterà ancora a Valencia per altre giornate di test,
previste per mercoledì e giovedì per entrambi i piloti.
Negli stessi giorni scenderanno in pista anche la Yamaha e la Honda.
I tempi ufficiosi:
1. Hayden (Honda) 1.33.5; 2. Checa (Ducati) 1.34; 3. Hopkins (Suzuki)
1.34.3; 4. Capirossi (Ducati) 1.34.4; 5. Nakano 1.34.66 (Kawasaki); 6.
Hofmann (id.); 7. Pedrosa (Honda) 1.35.2; 8. Dovizioso (id.) 1.36.7
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