21/11/2003
Harada in pista ad Adria al volante di una Ferrari
Dalle due alle quattro ruote, per campioni abituati alla
velocità sembra un gioco da ragazzi. Tetsuya Harada ci ha provato
per la prima volta con una vettura di Maranello e la monoposto Renaut
del Team Durango. Dopo un anno di assoluto riposo Tetsuya è tornato
all'Autodromo di Adria, ha indossato casco e tuta è si è
infilato nell'abitacolo di una Ferrari, in gara nell'omonimo Trofeo
Challenge messa a disposizione dal pilota Claudio Rossetto, per mettere
alla prova la sua abilità al volante.
Ma la sfida non si è limitata all'otto cilindri
del Cavallino: il giapponese infatti si è misurato anche con
una Formula Renault 2000. Dopo poche curve per prendere dimestichezza
con il cambio e la frenata, Tetsuya ha iniziato ad inanellare giri sempre
più veloci. L'aspirante pilota si è meritato i complimenti
di Rossetto e del pilota di rally Gianmarino Zenere, incuriositi dall'ottima
sensibilità di guida e dalle traiettorie. Harada seppur deciso
di meritasi un periodo di riposo non ha di certo smesso di pensare al
proprio futuro.
"Penso che cercherò - ha commentato il campione nipponico
- di migliorare l'immagine del motociclismo in Giappone dato che dopo
la tragica vicenda di Kato ha subito un duro colpo, soprattutto nei
riguardi dei giovani".
Entusiasta del circuito, Harada non ha voluto escludere future collaborazioni
con l'Autodromo di Adria magari proponendo a nuovi e giovani piloti
corsi di guida sicura.