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09/11/2001 'Ero molto confuso quando sono arrivato a Rio' - ha detto Haga a motog - 'Domenica, quando sono arrivato, mi sentivo come se avessi fatto il viaggio tre volte. 'Sono andato direttamente in albergo e ho incominciato a sentirmi male subito dopo pranzo. Avevo un'infezione alla radice di un dente e successivamente ho incominciato ad aver disturbi non soltanto ai denti ma anche alla testa, alla gola e alle orecchie. Ho vissuto dei momenti terribili. La gola è stata quella maggiormente colpita, era così gonfia che potevo a malapena mangiare e bere, non riuscivo neppure ad ingoiare la mia saliva. Le mie condizioni sono peggiorate e quando ho incominciato ad avere difficoltà respiratorie, ho deciso di ritornare immediatamente in Giappone'. Sul futuro di Haga nella 500 pesano molte incognite mentre, ironia della sorte, il team Red Bull, per il quale il giapponese non correrà più, si prepara a passare alle gomme Dunlop. "Haga ha detto molte cose spiacevoli sulla nostra squadra - ha commentato Peter Clifford, team manager del team satellite della Yamaha - arrivando a tacciarci di dilettantismo. Un commento decisamente fuori luogo, visto i risultati che abbiamo conseguito nelle ultime due stagioni con Garry McCoy. La realtà è che, al contrario, abbiamo fatto il possibile per lui, cercando la massima collaborazione con la Yamaha. Purtroppo senza alcun risultato. ora l'obiettivo della nostra squadra è affiancare a McCoy un giovane pilota. proveremo Hopkins. Perché questa scelta? E' semplice: attualmente non vediamo alcun Valentino Rossi o Max Biaggi nella 500, così, invece di sprecare denaro ed energie preferiamo tentare di scoprire qualche talento, come è stato il caso di Garry".
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