il fatto - 19/3/2002
Rossi, la Honda e
gli altri: guida semiseria al motomondiale
2002
Mettetela come volete: mancano dieci giorni al via. Alla
fine del mese, infatti, la maggior parte delle squadre (Aprilia esclusa:
presenterà il team il 26 al Mugello e lì proverà)
sarà a Suzuka per la due giorni di test prevista il 30 ed il
31 marzo. Per allora i giochi saranno fatti. Se siete, però,
fra quelli che pensano, dopo i test di Barcellona, che la Yamaha M1
abbia ancora la possibilità di recuperare l'enorme distacco mostrato
nelle prove invernali nei confronti della GP1 Honda, che dopotutto la
NSR 2 tempi di Capirossi non va poi tanto male, che la Suzuki GSV-R
di Roberts è un deciso passo avanti rispetto alla vecchia 500
e che la sorpresa dell'anno potrebbe essere la Proton-KR di Van Den
Goorbergh, allora leggetevi le previsioni che seguono e poi, magari
conservatevele per rileggerle con calma all'inizio di novembre.
HONDA (RC211V)
La Honda ha fatto una gran moto, su questo non ci sono dubbi. Va
forte e non si rompe e con i (il) pilota che si ritrova crediamo di
non esagerare anticipando che vincerà il mondiale in carrozza.
Certo, qu
alche
incognita esiste: un meteorite venuto da un'altra galassia può
spazzare la fabbrica giapponese facendo trovare Rossi senza ricambi,
ma nell'eventualità crediamo che Fiorani non esisterà
a sacrificare Ukawa per la causa. Possibilità di vincere il mondiale:
tutte, se si esclude il meteorite di cui sopra. Preoccupazione: che
il motomondiale quest'anno assomiglio troppo alla F.1 con un predestinato
ed illustri comprimari. Possibilità di un miracolo: Tohru Ukawa
vicecampione del mondo.
Team Repsol-HRC V.Rossi-T.Ukawa
HONDA (NSR 500)
Le squadre Honda sono molte, ma solo due i piloti che possono dare
l'assalto al treno con una certa continuità. Il primo è
l'iridato uscente della 250, Daijiro Katoh, che peraltro gode dell'appoggio
dell'HRC, il secondo è Capirex. Il terzo uomo capace di vincere
è Barros, ma dei tre è il meno veloce. Sull'ipotesi frena
la certezza che è la Honda, comunque, che tiene in mano i freni
dello sviluppo della NSR e se questa dovesse diventare troppo pericolosa
per la RC211V. Il team Kanemoto ed il team Pramac dal punto di vista
dell'iride non esistono. Purtroppo.
Team West Honda-Pons L.Capirossi-A.Barros
Team Fortuna Honda Gresini D.Katoh
Team Kanemoto Racing V.D.Goorberg-S.Itoh
Team Pramac-Honda T.Harada
YAMAHA (M1)
Team Marlboro-Yamaha M.Biaggi - C.Checa
Fra protestanti, cattolici e scintoisti, nel team Marlboro-Yamaha,
ormai, non sanno più a che divinità rivolgersi. Dopo aver
fatto il pieno di manager (l'ultimo arrivo è Davide Brivio) alla
Yamaha
si sono dimenticati che è più importante costruire buone,
sane, moto da corsa, dimenticando per un attimo il business che, da
diverse stagioni, li porta a fare nella 500 ciò che facevano
negli anni '80 nella 250 e 350. Comunque con la moto vista nei test
invernali Biaggi non farà molto più di Checa, che però
sarà contento perché Max non avrà fatto troppo
meglio di lui. Prevediamo nebbia nelle valli tecniche, tuoni e fulmini
nei box ed un terremoto a fine anno. Ma ci possiamo sbagliare. Qualche
gara, dopotutto, la Yamaha la può vincere. Per sbaglio, però.
YAMAHA (YZR 500)
I team satelliti Yamaha sono stoici. L'anno passato si lamentavano
di non disporre in tempo reale degli ultimi aggiornamenti, destinati
alla squadra ufficiale. Quest'anno non potranno farlo: non esistono
aggiornamenti e potranno rosicare con calma osservando le squadre satellite
Honda. In compenso potranno però preoccuparsi un poco sapendo
che la Yamaha ha pensato a loro per il prossimo anno: l'annuncio è
per metà campionato, è pronta la M1 "satellite".
A loro la decisione se ridere o piangere. Piloti destinati al podio:
McCoy, se riuscirà a riprendersi prima del prossimo botto e Nakano,
che farà un gran campionato arrivando sempre dietro alle migliori
quattro tempi. E gli altri? Quali altri?
Team Gauloises-Yamaha S.Nakano-O.Jacque
Team Red Bull-Yamaha G.McCoy-J.Hopkins
Team Repsol-Yamaha D'Antin N.Abe-P.Riba
SUZUKI (GSV- R)
Roberts voleva una scusa per arrivare "esimo" senza per
questo dover mettere in dubbio il suo ormai
scolorito
numero uno ed ora ce l'ha: la quattro cilindri a V GSV-R è immatura
e si vede. Magari durante la stagione qualche cosina la farà
vedere perché junior guida bene e se non si fa prendere troppo
dalla sclero in qualche occasione ce lo ricorderà. Dopotutto
la Suzuki, prima dell'ultimo titolo di Schwantz del '93 ne ha vinto
uno con Uncini nel 1982. Con quello di Kenny possono sopravvivere altri
dieci anni.
Team Telefonica Movistar-Suzuki K.Roberts jr.-S.Gibernau
APRILIA (RS3)
L'Aprilia ha inaugurato l'era delle squadre con due piloti, fermamente
voluta dalla Dorna per far assomigliare sempre più
la
MotoGP alla F.,1 schierandone uno, ma il conto torna: la moto messa
in pista è al cubo, dunque tutti zitti. Difficile immaginare,
perlomeno nella prima parte del campionato, vittorie a raffica, ma se
anche la BMW, tramite la Oral di Forghieri ha scelto la configurazione
a tre cilindri un motivo ci sarà, anche se il dubbio che lo abbiamo
fatto tutti uomini di provenienza automobilistica, rimane. Prepariamoci
a sfide settimanali di velocità con la Honda. Sul rettilineo
però.
Team MS-Aprilia R.Laconi
PROTON-KR
Sono in molti a chiedersi il motivo per cui il leggendario Kenny
Roberts senior tenga ancora in piedi la sua squadra. Il motivo è
semplice: il re si diverte ancora e fra una moglie (o fidanzata) e l'altra
deve pur passare il suo tempo, no? Comunque sia il suo è uno
dei team più professionali del paddock e questo è giù
un motivo di orgoglio. Senza tema di smentita crediamo che, nelle sue
mani, la Yamaha potrebbe tornare ai fasti di Wayne Rainey, anzi non
capiamo perché ad Iwata non l'abbiano ancora capito e non tornino
dal babbo con il capo cosparso di cenere. O lui o Giacomo Agostini.
Non c'è una terza possibilità. Nel mondiale, comunque,
la sua tre cilindri fa quel che può, dove può. Jeremy
è un buon pilota, combattente quanto basta per non abbattersi.
Nobu, invece, il meglio l'ha già dato, alla guida di una Honda
NSR facile facile, qualche anno fa. Non facciamo la lista dei piloti
che alla guida di quella moto hanno fatto sembrare facile la 500 perché
sarebbero in molti a mettersi a piangere.
Team Proton KR J.McWilliams-N.Aoki