il fatto - 04/03/2002
La Gilera sposa il team Italia a Terni
Non ci poteva essere occasione migliore delle celebrazioni
in onore del grande gilerista Libero Liberati, per presentare a Terni
il rinato team Italia, che correrà quest'anno
nel
mondiale con due Gilera 125, replica di quella iridata di Manuel Poggiali,
con alla guida due giovani, Mattia
Angeloni e Michel
Fabrizio.
La gestione della complessa operazione è nelle mani di Giampiero
Sacchi, che con il team
Italia si trova ora a gestire tre squadre e cinque piloti. Oltre
ai due giovani italiani ed al campione del mondo della ottavo di litro,
infatti, il manager ternano ha sotto la sua direzione anche la Derbi
con il vice-campione del mondo Youichi Ui ed il quindicenne-rivelazione
Jorge Lorenzo.
Il team Italia ha una lunga storia: all'inizio degli anni '80 la Federazione
Motociclistica Italiana (Palmares)
si poneva il problema di come aiutare ad emergere i giovani piloti più
meritevoli.
C'erano già piloti famosi e pronti a raggiungere i livelli più
alti del podio (Lucchinelli e Uncini su tutti, senza dimenticare Bianchi,
Lazzarini, Lega, Villa e molti altri), ma l'obiettivo era di riuscire
a tenere viva questa eccezionale tradizione.
Nel 1979 nasceva a questo scopo il Team Azzurro. In quella prima fase
non c'erano ancora le tute ufficiali e i piloti mettevano semplicemente
un adesivo sulla carena per ringraziare la Federazione dell'aiuto ricevuto.

Nel 1981 rinasce il Campionato Europeo Velocità, il Team Azzurro
è presente e subito arrivano i primi titoli: Giuseppe Ascareggi
nella classe 50, Pierluigi Aldrovandi nella 125 e Leandro Becheroni
nella 500.
Nel 1982 l'aiuto della Federazione diventa organico e i piloti vengono
organizzati in una vera e propria squadra ufficiale: si comincia con
le tute e l'abbigliamento dei meccanici, ma si guarda già a possibili
sponsor e a migliorare il modo di presentarsi alla stampa e al pubblico.
Arrivano anche i titoli di Stefano Caracchi nella 125 e Fabio Biliotti
nella 500.
Nel 1985 nasce ufficialmente il Team Italia e l'impegno si allarga anche
al Campionato del Mondo 125. A ripagare gli sforzi, al termine della
stagione, Fausto Gresini vince il titolo mondiale. Nel 1986 tocca a
Luca Cadalora diventare Campione del Mondo 125 battendo lo stesso Gresini
che nel 1987 torna al titolo assoluto (sempre nella 125) precedendo
il compagno di squadra Bruno Casanova.
A partire dal 1988 il Mondiale vede protagonisti moltissimi dei piloti
aiutati dalla Federazione negli anni precedenti. L'obiettivo può
dirsi centrato e l'impegno del Team Italia viene volutamente limitato
al Campionato Europeo.
Ma anche da qui arrivano soddisfazioni enormi: al termine della stagione
1991 vince il titolo 250 Max Biaggi. Gli ultimi dieci anni rappresentano
un lungo momento magico, con un continuo fiorire di piloti molto dotati,
capaci di ottenere risultati eclatanti, spesso l'inizio di carriere
prestigiose che comprendono la conquista di titoli mondiali e proseguono
talvolta con incarichi manageriali di successo, come dimostra ad esempio
Lucio Cecchinello.
Adesso si apre un nuovo capitolo, e non a caso è firmato Gilera.