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07/03/2001 Il primo a prendere la parola è stato Leopoldo Tartarini, fondatore e Presidente della Italjet Moto ed ex pilota: "L'anno scorso non abbiamo fatto faville ma era lecito aspettarselo dato che eravamo all'esordio; quest'anno il rombo dei nostri motori sarà diverso ed il Team sarà sicuramente tra i protagonisti del Mondiale". Una tesi avvalorata dal responsabile del progetto sportivo Italjet Alessandro Tartarini: "Le nostre aspettative sono quelle di vedere i piloti dell'Italjet Racing Team salire sul podio ed arrivare nei primi cinque in classifica generale; per raggiungere questi obiettivi sono stati ingaggiati Gianluigi Scalvini e Stefano Perugini, due piloti veloci ed affidabili che, grazie alla loro grande esperienza, possono apportare molti miglioramenti tecnici alla moto". Un team internazionale, 2 piloti veloci ed affiatati, una
solida struttura alle spalle, questa la ricetta dell'Italjet Racing Team
alla ricerca della cosiddetta "consacrazione" nella classe 125 del motomondiale. "Totalmente rivista la parte termica - spiega l'ing. Jorge Moeller, Capo tecnico - una nuova accensione elettronica e l'adozione della frizione a secco, di concerto ad altri interventi, hanno prodotto un guadagno di circa 1,5 CV che dovrebbe portare, assieme all'aerodinamica più penetrante, ad un aumento della velocità massima. Sono ottimista sul rendimento in pista ma, in effetti, avremo bisogno di qualche gara prima di essere al massimo delle nostre possibilità. Gli stessi Gigi e Stefano dovranno adattarsi a dei mezzi molto diversi da quelli dai quali provengono ed è lecito pensare che non saranno subito Pole e podi". Le due Italjet, dalle nuove linee estremamente filanti, porteranno in pista il numero 7 (Stefano) ed il numero 8 (Gianluigi) e vantano un cuore due tempi con 6 marce, capace di erogare oltre 50 cavalli. Anche i due piloti appaiono molto motivati: "Il mio sogno - afferma Gigi - è quello di vincere una gara ma mi accontenterei di portare il più in fretta possibile la mia Italjet sul podio". Un concetto ribadito da Stefano: "Bisogna fare una grande stagione e crescere in fretta insieme alla moto". Entrambi si dimostrano soddisfatti della scelta compiuta: "Ho trovato un ambiente umano e familiare ma al contempo molto professionale. Sono queste, per me, le condizioni migliori per far crescere il rendimento in pista sia nostro che delle moto" afferma Gigi. Stefano invece scalpita per provare a fondo l'Italjet GP/03: "A salirci sopra sembra tutto a posto ma aspettiamo i test della prossima settimana a Barcellona per avere dei riscontri positivi che rendano merito ai grandi sforzi della squadra". Sforzi che non si concentrano solamente sulla preparazione delle moto da competizione come ci confida Alessandro Tartarini: "Il nostro impegno è totale e rivolto su più fronti, basti pensare che, a fine aprile, inizierà la commercializzazione e la vendita al pubblico del nostro nuovo maxi scooter Jupiter, a cui seguirà a breve il Jackpot ed in seguito il Marcopolo 500". Intanto le nuove belve azzurre metteranno le ruote in pista il 14,15 e 16 sul circuito di Barcellona per poi tornare in Italia per altri test sul circuito del Mugello il 19, 20 e 21. In queste due tappe di avvicinamento al Mondiale, previsto per l'8 aprile a Suzuka, emergeranno utilissime indicazioni per una migliore messa a punto del mezzo. |
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