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Melandri 16/5/2006
Melandri, voglia di riscatto

Il Motomondiale torna in Europa e più precisamente in Francia per il quinto appuntamento della stagione che si disputerà sullo storico circuito di Le Mans, costruito nel 1965 sfruttando una parte del già esistente tracciato delle 24Ore. Famoso soprattutto per le gare di auto, il Bugatti si trova a 200 km a sud est di Parigi ed è una occasione speciale per tutti gli appassionati di motori del centro e nord Europa.

Archiviato il Gran Premio di Cina, i piloti del Team Fortuna Honda guardano al Gran Premio di Francia con ottimismo. Marco Meandri e Toni Elias, insieme alla squadra, sono motivati a risolvere i problemi incontri sulla pista di Shanghai per essere pronti per una grande nuova sfida.

"Ogni gara è una storia a sé per questo guardo con fiducia al GP di Francia – ha spiegato Marco Melandri -Abbiamo tutto il potenziale per analizzare i problemi incontrati sulla pista di Shanghai e faremo il massimo per trovare delle soluzioni adeguate. Sarà importante partire bene fin dalla prima sessione di libere in modo da trovare una buona base che mi permetta di interpretare al meglio il tortuoso tracciato di Le Mans. Il Bugatti è caratterizzato da forti staccate e richiede una guida che privilegi le frenate e l'apertura del gas rispetto alla percorrenza vera e propria della curva.La pista di Le Mans è notoriamente caratterizzata da forti staccate; il suo disegno è tortuoso ma mi piace. Anche se non è uno dei circuiti più tecnici del motomondiale: guidare qui è molto divertente."

"Le Mans è un circuito che mi piace e che mi ha regalato grandi soddisfazioni – ha proseguito Toni Elias - Su questa pista infatti ho ottenuto il mio primo podio mondiale nel 2001 arrivando 3° in 125 ed ho vinto in 250 nel 2003. Negli ultimi cinque anni sono salito sul podio quattro volte su cinque. Purtroppo il ricordo dei test dello scorso anno ha un po' offuscato le belle gare combattute qui. Sono sicuro che quando arriverò alla prima chicane avrò davanti agli occhi la brutta caduta in cui ho riportato la rottura scomposta del polso destro: ma sarà solo un attimo. Questo non mi frenerà dal dare il mio massimo. Sono molto motivato. Spero che il GP di Cina sia servito come un momenti di riflessione per analizzare i problemi incontrati e partire con il piede giusto. La mia squadra sta facendo un ottimo lavoro e anche io metterò grande impegno per fare un ulteriore passo in avanti."

LA PISTA
La storia di Le Mans è legata soprattutto al mondo delle auto, ogni anno infatti il Bugatti ospita la famosa 24 Ore. Le due ruote usano soltanto una parte della storica pista, il circuito corto permanente, condividendo con le quattro ruote il rettifilo di partenza fino alla curva della Chapelle, qui le auto proseguono all'esterno, sulle strade normalmente aperte alla circolazione con il tracciato delle 24 Ore, mentre le moto percorrono il corto, una tracciato piuttosto tortuoso dove predominano le curve da affrontare in prima marcia, staccate lunghe e accelerazioni brusche.
Curiosità: il circuito di Le Mans può essere considerato il "circuito di casa" della MICHELIN, la casa francese costruttrice di pneumatici, che su questa pista ha trionfato ben 10 volte nelle 11 passate edizioni della classe regina.


 

 

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