Ducati 19/5/2006
La Ducati Desmosedici GP6 a Le Mans
L’unica cosa che preoccupa Capirossi, in questi ultimi
tempi, sono le gomme, non certo le piste. A Le Mans anche le condizioni
atmosferiche possono essere un problema, ma solo perché il probabile
arrivo della pioggia potrebbe sottrarre all’imolese tempo prezioso
per la messa a punto della Desmosedici.
“Quello francese non è un tracciato particolarmente difficile,
sono tutte frenate ed accelerazioni – spiega l’imolese –
bisognerà vedere quali effetti porterà il cambiamento della
prima variante. In quel punto, come rivela la telemetria, si arriva a
314 Km/h, in sesta a 16.300 giri. Ora la variante è più
secca, a circa 90°. Da lì si riaccelera verso la curva a destra
chiamata “la Chapelle”, che si affronta a 112 Km/h, in seconda.
E’ un punto in cui è possibile effettuare i sorpassi. La
curva successiva, cosidetta “du Musée” è interessante:
si ritarda molta la frenata per cercare il miglior punto di corda per
ottenere una migliore accelerazione in uscita e sfruttare al massimo il
breve tratto rettilineo. Alla curva del “Garage Verte”, una
doppia destra, è possibile utilizzare traiettorie diverse per superare.
E’ importante comunque uscire forte ed aprire presto il gas perché
anche qui c’è un tratto rettilineo interrotto però
da una chicane, “le Chemin aux Boeuf”. L’ingresso è
piuttosto difficile. Il circuito termina con le “Esses Bleus”:
la prima ha un ingresso leggermente sopraelevato. Le Mans, come si può
notare, non è un tracciato filante, ma un susseguirsi di brusche
frenate ed altrettanto brusche accelerazioni”.
Intano, mentre Capirossi affronta il GP di Francia, Guareschi ha appena
terminato una tre giorni di test al Mugello. Un impegno duro da oltre
80 giri al giorno. Percorsi senza alcun problema. La piccola 800 cresce.
LA
MAPPA DEL CIRCUITO
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