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Yamaha al Mugello 31/5/2005 La natura stop-and-go del circuito francese e le curve strette di Shanghai saranno un lontano ricordo visto che i piloti stanno per cimentarsi sui circuiti più veloci al mondo – Mugello, Catalunya e Assen – dove correranno nelle prossime quattro settimane. Le caratteristiche di questi circuiti comporteranno delle sfide completamente nuove per le YZR-M1 e, nei test recenti, la squadra ha lavorato proprio per riuscire ad adattare le moto alle nuove necessità. Rossi si è dichiarato soddisfatto dei nuovi pezzi per il motore che, adesso, gli ingegneri dell’azienda stanno preparando per la moto che correrà al Mugello, una pista che richiede una potenza massima da sfruttare su quello che è il secondo rettilineo più lungo di tutto il calendario (1.141 metri). Nel frattempo, si è continuato a lavorare anche sull’elettronica e sulla mappatura del motore e gli ingegneri stanno cercando di perfezionare l’accelerazione della moto visto che i piloti arriveranno a toccare l’incredibile velocità massima di oltre 330 km/h. E, mentre continui progressi vengono fatti con le moto, anche i due piloti hanno dimostrato grandi progressi di GP in GP ed ora arrivano in Italia con sensazioni di grande ottimismo dopo il dominio dimostrato in Francia, dove sono partiti dalle prime due posizioni in griglia e sono entrambi arrivati a podio. La terza vittoria di Rossi, su quattro gare disputate, gli ha permesso di estendere il proprio vantaggio fino a 37 punti sul secondo (Marco Melandri su Honda). La terza posizione conquistata da Edwards l’ha fatto avanzare in quinta posizione nella classifica generale e portandolo a ridosso delle prime posizioni che diventano così il suo obiettivo per le prossime settimane. Oltre a consolidare le rispettive posizioni nella classifica generale del Campionato, il successo di Le Mans ha anche aumentato il vantaggio del Team Gauloises Yamaha nel Campionato a squadre e ha mantenuto la Yamaha in testa di quello Costruttori. Come base di partenza per affrontare la nuova sfida del Mugello, questa è la situazione ideale. Il circuito del Mugello si trova sulle colline toscane a poco più di 300 chilometri dal quartier generale della squadra a Gerno di Lesmo, appena fuori Milano. Rossi al calor…rosso “Quello del Mugello è sempre il fine settimana più impegnativo dell’anno per me, ma alla fine quello che conta di più è quello che succede in pista” ha spiegato Rossi che, l’anno scorso, vinse al Mugello sulla sua Yamaha in una gara interrotta a causa della pioggia. “Ovviamente quella del Mugello è una gara molto speciale per me perché è quella di casa e spero sempre che venga tantissima gente. L’anno scorso è stato incredibile – è impossibile spiegare l’emozione che ho provato quando, negli ultimi giri, sentivo il pubblico che faceva il tifo per me. E’ bello arrivare a questa gara in testa al campionato e speriamo di dare spettacolo.” Dopo un inizio stagione estenuante – anche se, dal punto di vista dei risultati, si tratta del miglior inizio di stagione dal 2002 – Rossi afferma di essersi goduto questa opportunità di riposo nelle due passate settimane ed ora si sente pronto a rientrare in perfetta forma in questa fase cruciale del campionato. “Abbiamo avuto una settimana di vacanza in più che è stata molto importante perché adesso ci aspettano tre gare in quattro settimane. Mugello, Catalunya e Assen: saranno tutte difficilissime. Quando ci sono così tante gare in poco tempo molte cose possono cambiare in un baleno, quindi è importante mantenersi concentrati e continuare come abbiamo fatto fino ad ora. “I test di Le Mans ci hanno lasciato molti dati positivi che porteremo con noi al Mugello e speriamo di riuscire a sfruttare al meglio le nuove parti del motore. Abbiamo continuato a lavorare sulla messa a punto ed abbiamo provato alcune nuove gomme Michelin, tra le quali abbiamo già identificato alcune buone opzioni per il Mugello. Abbiamo provato molte cose che potrebbero tornarci utili al Mugello e sono molto ottimista.” Edwards, un passo alla volta “Ho molti fan in Italia dopo la vittoria di Imola del 2002 e mi è sempre piaciuto correre in Italia,” ha detto Edwards. “Il mio capo meccanico è italiano, e lo stesso vale per buona parte della squadra. Il nostro quartier generale non è poi così lontano dal Mugello e quindi è importantissimo fare bene in questa gara. E’ ovvio, è il Gran Premio di casa di Valentino e anche questo lo rende particolarmente speciale. Il pubblico diventa matto più o meno ovunque lui vada nel mondo, quindi mi immagino che in Italia se ne vedranno delle belle!” Come Rossi, anche Edwards si è fermato a Le Mans per un giorno di test dopo la gara nel quale si è concentrato sulle sospensioni e sulle gomme. Gli ingegneri Yamaha stanno lavorando per mettere a disposizione del 31enne americano le nuove parti del motore e quindi questo fine settimana potrebbe vederlo protagonista di ulteriori progressi. “Durante i test abbiamo provato molte soluzioni per le sospensioni e per la mappatura per cercare di rendere la moto più facile da guidare e più prevedibile. Le cose vanno decisamente meglio. Abbiamo provato alcune nuove gomme e ne abbiamo trovata una per l’anteriore che ci piace molto. Abbiamo anche lavorato molto sulle regolazioni e la speranza è quella di arrivare al Mugello e dover semplicemente scegliere la soluzione più adatta. “Sono sicuro al 100% che abbiamo trovato un buon assetto di base che ci permetterà di arrivare ed essere veloci da subito – proprio come è successo a Le Mans. L’inizio della stagione è stato duro per me, ma in Francia siamo riusciti a sistemare molte cose e adesso non vedo l’ora di fare il prossimo passa avanti.” Brivio, obbligo di concentrazione “Non so se è la gara più importante dell’anno, ma senza dubbio è la più incasinata!” ammette Brivio. “Molti componenti della squadra sono italiani – da Valentino a membri di tutto lo staff – quindi questo fine settimana vivremo tutti delle sensazioni molto speciali. Sarà difficile muoversi e lavorare nel paddock, ma d’altra parte è bello sapere che buona parte del pubblico fa il tifo per i nostri piloti. “Alla fine però, quando il semaforo rosso si spegne alle 2 di domenica pomeriggio potremmo essere su qualsiasi altra pista al mondo e quindi dobbiamo arrivare a quel semaforo pronti come sempre. E per fare ciò bisogna iniziare a far bene fin dalla prima sessione di prove libere. “Non siamo mai stati in forma come lo siamo adesso – siamo in testa al campionato piloti, squadre e costruttori; la moto continua a migliorare ed entrambi i piloti sono estremamente ottimisti dopo la gara di Le Mans. Il nostro obiettivo è quello di mantenerci sui livelli e le prestazioni fino ad ora ottenute e di migliorare ulteriormente. “Con ogni probabilità le nuove parti del motore che abbiamo provato a Le Mans saranno pronte per il Mugello, ci servirebbero davvero perché su questo circuito si ha bisogno di quanta più potenza possibile. Gli ingegneri Yamaha stanno facendo il massimo per preparare le moto e sarà un’occasione interessante per verificare i progressi fatti.” IL PUNTO DI VISTA TECNICO A differenza della recente tendenza a ridurre la velocità creando dei “punti di fermata”, le quattro chicane del Mugello si percorrono a velocità relativamente alte. Se da una parte c’è la necessità di avere sospensioni più rigide per affrontare le sezioni veloci, che mettono a dura prova le sospensioni, sia anteriori che posteriori, a causa delle forze centrifughe, dall’altra c’è la necessità di avere la flessibilità necessaria a garantire il grip anche in piega e l’aderenza nelle curve lente in contropendenza. La ricerca del miglior assetto per le sospensioni è resa ulteriormente difficile dal fatto che in una sezione della pista l’entrata in curva avviene in salita, mentre l’uscita è in discesa. Questo fa sì che i parametri di scelta per una regolazione ideale risultino alterati. Velocità di punta sopra i 300km/h saranno la regola e ci si aspetta che persino la leggendaria barriera delle 200 miglia orarie venga ripetutamente superata A parte una buona velocità massima, la maneggevolezza e l’equilibrio delle moto sono probabilmente l’elemento più importante per vincere al Mugello, considerata la quantità delle sue curve. Il Mugello è un test meraviglioso e difficilissimo per tutte le moto perché richiede la perfezione costante, giro dopo giro, e premia una guida precisa e aggressiva |
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