il fatto 31/5/2005
Il “Dottor”
Rossi, la laurea ed i Simpson
Quando gli hanno domandato se aveva faticato, a “laurearsi”
dottore nella facoltà di Sociologia dell’Università
di Urbino,
Valentino Rossi ha risposto con la solita arguzia: “E come no? ho
dovuto vincere 6 mondiali!”.
Emozionato – ha chiesto persino un bicchiere d’acqua –
il Dottore non si è fatto impressionare da uno striscione provocatorio
“Complimenti Campione: 46 volte vergogna. Scienze della Comunicazione”
ed ai circa 1000 tifosi intervenuti, sfoggiando la toga nera, ha domandato?
“Come sto?”.
Poi, rivolto a tutti, ha ringraziato. “Questa laurea mi fa felice
– ha detto – e soprattutto fa felice mia mamma Stefania, che
ormai si era arresa…chi arriva primo e vince ha molta più
credibilità di chi arriva ottavo. I risultati sono importanti,
però non bastano. Io per la mia comunicazione ho scelto dei simboli:
il giallo, perché è un colore che mi piace, ed il numero
46. Poi c’è il casco che non a caso mostra un sole ed una
luna: sono le facce della mia personalità. Anche le mie gag sono
state importanti: fare il pilota è un lavoro serio, ma le scenette
servono a non prendersi troppo sul serio…”.
Fra i presenti anche Lucio Dalla, che ha paragonato Rossi a Alessandro
Magno.
Riguardo ai suoi trascorsi da studente Vale ha ricordato
brevemente la sua carriera scolastica: “Sono dispiaciuto, ma sono
stato costretto a fare delle scelte: avrei dovuto assentarmi all’inizio
dell’anno per 35 giorni, mi sarei giocato l’anno con le trasferte…una
volta fui costretto anche a fare un compito scrivendo la mano destra,
io che sono mancino. Fu il giorno prima dell’esame di quinta elementare…il
compito non venne benissimo”.
In compenso gli è riuscito benissimo il seguito, tanto che ora
è sicuramente lo sportive più richiesto.
“Non calibro le mie apparizioni in TV – ha spiegato –
mi rendo conto che alla lunga troppo video stanca. Io poi seguo con interesse
i Simpson, ma nessuno mi ha ancora invitato a quella trasmissione…”.
(a.f.)
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