Ducati a Le Mans 5/5/2005
Ducati: a Le Mans per un podio
Dopo la prima gara MotoGP in Cina, Loris Capirossi e Carlos
Checa tornano in Europa, presso il leggendario circuito di Le Mans.
Le ultime due gare di Estoril e di Shanghai, condizionate dalla pioggia,
hanno impedito al Ducati Marlboro Team di mostrare il suo reale potenziale:
Loris aveva conquistato la prima fila in Cina e lo stesso aveva fatto
Carlos due settimane prima in Portogallo, ma i rispettivi risultati in
gara non hanno soddisfatto le aspettative della vigilia.
"In
Francia speriamo di poter finalmente raccogliere i frutti del nostro lavoro
- dice il responsabile del progetto MotoGP Livio Suppo - A Le Mans Carlos
ha realizzato il suo miglior risultato del 2004 e la caviglia che Loris
si era fratturato a Jerez ora dovrebbe essere completamente guarita. Arriviamo
in Francia con il morale alto perché sappiamo che possiamo essere
molto competitivi, come abbiamo dimostrato nelle prove in Portogallo e
Cina".
Il direttore tecnico del Ducati Marlboro Team Corrado Cecchinelli condivide
l'ottimismo di Suppo riguardo al quarto appuntamento dal Campionato Mondiale
MotoGP 2005.
"Nel 2003, quando la Desmosedici era ancora acerba, i circuiti stop-and-go
come quello di Le Mans ci creavano qualche difficoltà, ma ora non
più perché la moto è molto più bilanciata
- spiega Cecchinelli - Forse abbiamo sacrificato un po' del vantaggio
che avevamo sulle piste molto veloci ma, in generale, oggi la moto è
decisamente migliorata rispetto al passato. L'ultima versione della Desmosedici
è molto bilanciata e offre ottime prestazioni in accelerazione
e nelle frenate molto decise.
Tutto ciò che speriamo è che a Le Mans il meteo sia costante.
Abbiamo nuovi pneumatici, quindi vorremmo che un clima mite ci aiutasse
finalmente a concretizzare il potenziale che abbiamo già dimostrato
di avere".
Carlos Checa va forte a Le Mans: delle ultime quattro gare disputate
sul circuito francese, lo spagnolo ne ha terminate due sul podio, dove
vorrebbe concludere anche l'appuntamento del 15 Maggio.
Carlos ha una teoria interessante riguardo a Le Mans: "Non so perché
vado forte qui: forse questo circuito è adatto al mio stile di
guida o forse ce l'ho nel sangue! - spiega sorridendo - Il mese scorso
mio fratello minore (David, Campione del Mondo in carica di Endurance)
ha vinto la 24 Ore di Le Mans, quindi forse questo circuito è adatto
a tutta la mia famiglia. In effetti mi piace molto: ci sono violente accelerazioni
a marce basse e intense frenate. In particolare amo l'ultima sezione,
che mi ricorda una parte del circuito di Calafat, in Spagna".
Nonostante i risultati di Checa non lo rispecchino ancora, lo spagnolo
afferma che la moto italiana gli offre il feeling necessario per andare
forte. I piloti hanno bisogno di sentire esattamente come si comportano
le gomme e la moto mentre stanno raggiungendo il limite, in modo da saperlo
riconoscere con precisione.
"Ora sento la Desmosedici veramente mia - dice Carlos - Il mio stile
di guida è piuttosto pacato ma sembra che la Ducati mi permetta
di essere un po' più aggressivo: sento di avere più margine
di sicurezza per cui riesco a spingermi di più al limite. Sarà
interessante vedere come si comporterà la moto a Le Mans perché
abbiamo lavorato su un paio di cose che dovrebbero aiutarci nei circuiti
stretti. Abbiamo migliorato il comportamento della moto nelle frenate
brusche e, solo grazie ad alcuni piccoli aggiustamenti alla geometria
e al bilanciamento, l'entrata nelle curve strette".
Loris Capirossi dovrebbe essere finalmente ristabilito al 100% in occasione
del Gran Premio di Francia. La frattura alla caviglia sinistra che il
pilota italiano si era procurato durante le prove libere del GP d'apertura
del Campionato Mondiale MotoGP 2005 ne ha inevitabilmente condizionato
la guida durante le prime tre gare della stagione.
"La caviglia era già in buono stato in Cina ma dovrebbe essere
completamente guarita per la gara di Le Mans - dice Loris - Sarà
davvero un sollievo e non vedo l'ora di essere di nuovo in piena forma."
Nel 1994 Capirossi ha conquistato una vittoria sul circuito francese
(classe 250), ma ciò nonostante non ama particolarmente questo
tracciato: "Le Mans è molto divertente per le 125 o le 250
ma non molto interessante per delle moto davvero veloci come la MotoGP
perché è un semplice alternarsi di frenate e accelerazioni
- spiega l'italiano - Ci sono però un paio di curve divertenti
come la Musee e la uno, che richiede davvero un bel coraggio! Lo scorso
anno a Le Mans avevamo fatto un bel passo avanti dopo alcune gare difficili.
Quest'anno, nonostante i risultati possano suggerire diversamente, ci
torniamo in forma migliore e, se il pacchetto moto/gomme lavorerà
bene, dovremmo avere un bel weekend".
Entrato nella leggenda per la sua celebre 24 Ore, Le Mans è uno
dei circuiti più famosi per il motociclismo sportivo. Situato nella
regione di Sarthe, a poche ore d'auto da Parigi, ospita, pur con numerosi
intervalli, il Campionato Mondiale GP dal 1969. Il tracciato Bugatti,
molto diverso da quello più lungo per le auto, è tornato
nel calendario dei GP nel 1999 e da allora questo appuntamento richiama
un numero sempre maggiore di appassionati di motociclismo sportivo da
tutta la Francia.
Negli ultimi anni il tracciato ha subito varie modifiche,volte anche all'implementazione
della sicurezza. Il raggio del primo, pericoloso curvone è stato
accorciato per il GP del '99 e anche la Musee è stata rallentata.
A queste sono seguire altre modifiche di minor entità fino al 2002
e infine, prima dell'appuntamento di questa stagione, la superficie è
stata riasfaltata.
Le Mans è un tracciato "stop-and-go", con molte curve
strette alternate e brevi rettilinei. L'attenzione di piloti e meccanici
è dunque focalizzata sull'aumento della stabilità in frenata
così come sull'implementazione della trazione per favorire l'uscita
di curva.
LE MANS: 4.180km/2.597 miglia
Lap record: Max Biaggi (Honda) 1m 34.088s, 159.935kmh/99.379mph
Pole position 2004: Sete Gibernau (Honda), 1m 33.425s
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