Gibernau e Melandri in U.S.A. 1/7/2005
Sete e Macio a stelle e strisce
Il motomondiale torna negli Stati Uniti dopo dieci anni, l’ultimo
GP degli Stati Uniti fu disputato nel 1994 quando Luca Cadalora vinse
su Yamaha davanti a John Kocinski (Cagiva) e Mick Doohan (Honda). Da allora
fino allo scorso anno l’unico appuntamento internazionale ospitato
sulla pista californiana è stata la gara di SBK, il record del
circuito appartiene infatti a Noriyuki Haga con 1’25”475 (anno
2002). Un dato di riferimento puramente indicativo perché i piloti
della MotoGP troveranno una pista modificata rispetto a quella su cui
hanno corso i colleghi della Superbike.
L’affascinante pista di Laguna Seca, famosa per via del “cavatappi”,
zona in cui la pista si contorce in discesa ed obbliga i piloti ad esibire
non solo la tecnica ma anche il coraggio, ha subito una profonda trasformazione.
Durante l’inverno sono iniziati i lavori richiesti da Dorna e FIM
per creare nuovi e più adeguati spazi di fuga e allontanare alcuni!
muretti.
Il progetto di interventi, costato 2 milioni di dollari, ha cambiato la
fisionomia della pista da un punto di vista della sicurezza: i lavori,
iniziati a gennaio, hanno coinvolto i 3610 metri della pista: le vie di
fughe sono state incrementate e sono stati sostituiti i cordoli.
Gli interventi più sostanziali hanno riguardato l’ampliamento
delle aree di fuga (più di 15.000 tonnellate di ghiaia sono state
utilizzate durante i lavori), il nuovo posizionamento del ponte alla curva
9 e lo sbancamento della collina nella parte di uscita di curva per realizzare
la via di fuga.
A conclusione dei lavori, lo scorso 16 giugno la pista di Laguna Seca
ha ricevuto l’omologazione FIM per ospitare gare di MotoGP.
“L’ispezione è andata molto bene” ha commentato
Claude Denis, ispettore ufficiale della FIM , “i lavori che avevamo
richiesto sono stati eseguiti completamente. In aggiunta alle strutture
esistenti, prima della gara verranno installati anche gli airfence e le
balle di paglia.”
“Gli interventi più sostanziali sono stati fatti alla curva
1 dopo i box, all’inizio del cavatappi, alla curva 9 e all’ultima
curva prima dei box” commenta Franco Uncini, IRTA Safety Delegate,
“inoltre sono stati cambiati i cordoli. A Laguna adesso troveremo
tutti cordoli standard MotoGP, omologati FIM, vale a dire 2.5 negativi.
Sono stati completati anche lavori strutturali e adesso i box sono pronti
ad ospitare la MotoGP. Il circuito è bellissimo sotto il profilo
del disegno e sufficientemente sicuro. Sono certo che quella di Laguna
sarà una gara spettacolare.”
Pareri più che positivi sono arrivati anche da Kenny Roberts
Jr che, in qualità di rappresentante piloti della commissione sicurezza,
ha visitato il circuito. “Laguna ha fatto il 100% per rendere questo
tracciato sicuro. Il piano di interventi è stato capillare tanto
che ogni curva ha subito modifiche e migliorie. Secondo me hanno fatto
un ottimo lavoro sui cordoli, il migliore di tutto il motomondiale. Come
rappresentante della safety commission penso che Laguna sia diventato
un circuito molto sicuro.”
L’ottava prova del motomondiale vedrà la MotoGP indiscussa
protagonista. Domenica 10 luglio infatti correrà solo la classe
regina. La MotoGp condividerà il paddock con il campionato Americano
AMA.
Gibernau: quasi un ritorno a casa
Sete Gibernau arriva negli Stati Uniti con la curiosità
e l’entusiasmo con cui si affrontano una nuova pista. Il vice campione
del mondo non ha mai corso sulla pista americana ma consoce Laguna da
spettatore, di persona prima e televisivo poi. Sete inoltre ha un legame
particolare con la scuola di guida americana. Ha trascorso lunghi periodi
nel ranch di Kenny Roberts a Modesto dove si è allenato ed è
entrato in contatto con i miti della scuola americana.
Il legame con gli Stati Uniti è continuato: il suo passaggio alla
classe regina è avvenuto infatti grazie a Wayne Rainey, ex campione
del mondo in 500cc, americano nato a Los Angeles. Sete si era affacciato
nel 1996 al campionato del mondo iniziando la stagione con un team privato.
Notato da Wayne Rainey, Sete venne chiamato, a metà campionato,
a guidare una Yamaha 250 ufficiale. Grazie a Wayne Rainey, nel 1997 Sete
passò alla categoria 500cc. Da questo anno in poi inizia una brillante
carriera che si corona con due secondi posti nella classe regina.
Dopo un inizio di stagione difficoltoso, il due volte vice campione del
mondo guarda con fiducia alla gara americana.
“Non ho mai corso a Laguna Seca ma ho assistito alla gara come spettatore
nel 1993 – ricorda Sete - Stavo passando infatti alcuni giorni al
ranch di Kenny Roberts a Modesto e in quell ’occas! ione accompagnai
Kenny Roberts a Laguna dove correva come wild card. Fui impressionato
dal circuito, diverso da ogni altro e con il famoso “cavatappi”
che lo contraddistingue e lo rende unico. Non vedo l’ora di correre
su questa pista, Laguna è considerata una delle piste classiche
su cui mi manca ancora di correre. Considerata l’ubicazione e l’atmosfera,
sono sicuro che sarà un gran premio veramente speciale.”
Melandri, ad Assen un 2° posto che vale una vittoria
Marco Melandri non riesce a nascondere la carica che gli ha regalato
il meritatissimo secondo posto nel GP di Assen, una gara in cui Marco
si è dimostrato un pilota in costante crescita che ha saputo gestire
una gara difficile: al comando nella prima parte di gara, ha mantenuto
la concentrazione anche quando è stato superato da Valentino. Gli
è rimasto incollato cercando di imparare per poi tornare ad attaccare.
Un errore che gli è costato decimi preziosi che non gli hanno permesso
di recuperare la distanza ma il secondo posto è stato celebrato
come una vittoria.
Con 4 podi e tre quarti posti Marco mantiene la seconda posizione in campionato
con 107 punti, a 63 punti da Valentino Rossi.
Appassionato di Motocross, Marco andrà ad assistere alla gara di
motocross del campionato americano “National” a Red Budd nel
Mitchigan prima di affrontare la leggendaria Laguna Seca.
“Laguna Seca è una pista surreale, strana perché
ci sono tanti saliscendi”, commenta Marco Melandri. “Nella
realtà la pista è diversa da come appare in televisione.
Tutto ruota intorno al CAVATAPPI che è tra le curve più
famose di tutte il mondo. Il cavatappi è una “esse”
su un dosso, con cambio di direzione e di pendenza contemporanei e rapidissimi.
L’entrata di curva è in salita. Ci si arriva scollinando
da un ! lungo curvone a sinistra, segue una strozzatura verso il basso,
strettissima e in contro pendenza. L’uscita è in discesa
quasi verticale con un rapido cambio di direzione. Il Cavatappi è
da brividi, ci vuole un gran pelo sullo stomaco perché è
una curva cieca. Non vedo l’ora di correre su questo tracciato che
fa parte delle piste leggendarie del motociclismo.”
LAGUNA SECA – CARATTERISTICHE TECNICHE
Nome del circuito: Laguna Seca
Gran Premio: Red Bull U.S. Grand Prix
Costruito: 1957
Ultima modifica 2005
Lunghezza: 3.610 m
Larghezza: 15 m
Pole position: a destra
Curve a destra: 4
Curve a sinistra: 7
Rettilineo più lungo: 966 m
Gara motoGP: 32 giri pari a 115,520 km
RECORD:
Record della pista: nuovo circuito
pole position: nuovo circuito
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