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Yamaha al Sachsenring 27/7/2005 Le caratteristiche del circuito tedesco, stretto e tortuoso, avevano creato qualche imprevisto a Rossi con la moto 2004, ma la moto di quest’anno ha già dimostrato di avere a disposizione un pacchetto più completo. L’asseto di base che la squadra ha trovato per entrambi i piloti gli ha permesso di essere i più veloci al primo giorno in cinque degli ultimi sei circuiti, dove Rossi o Edwards sono sempre riusciti a far segnare il miglior tempo nella prima sessione di prove libere, ed ha permesso a Rossi di vincere sia in condizioni di bagnato che sull’asciutto. Una buona forma fin dalla prima sessione di prove si è anche tradotta in ottimi risultati in gara per i due, in particolar modo per Rossi che ha dimostrato di essere il chiaro favorito per il titolo, che gli porterebbe la quinta corona consecutiva del Campionato Mondiale MotoGP. La vittoria di domenica a Donington Park ha portato il suo rullino stagionale a sette vittorie, un secondo ed un terzo posto nelle prime nove gare della stagione ed ha esteso il suo vantaggio in classifica a 104 punti – solamente tre punti in meno del totale dei punti realizzati dal suo più diretto inseguitore Marco Melandri. Nel frattempo, i podi consecutivi, seguiti dal quarto posto nelle difficilissime condizioni di Donington Park, hanno catapultato Edwards al terzo posto della classifica generale, ad un solo punto di distacco dal secondo classificato Melandri. L’americano cerca ora un ulteriore risultato importante che gli permetta di superare l’italiano in classifica e che permetta alla Yamaha di andare in vacanza – prima di tornare per l’undicesima gara della stagione che si terrà il 28 agosto a Brno, in Repubblica Ceca – con i primi due posti in classifica. Anche questo fine settimana ci sarà un leggero cambiamento del programma della giornata di gara, con la MotoGP che si terrà alle 12.30, subito dopo la gara delle 125cc, che prenderà il via alle 11, mentre la 250cc prenderà il via alle 2. IL PUNTO DI VISTA TECNICO Il circuito di 3.671 metri ha già subito modifiche dalla prima volta che è stato utilizzato per il motomondiale nel 1998, con l’aggiunta di una curva a destra in discesa super veloce nel 2003: un’incredibile sfida che si è già dimostrata come uno dei punti in cui si vede la superiorità dei piloti di vero talento. Con un rettilineo relativamente corto (780 metri) che, partendo dal lungo tornantino Queckenberg, ha un andamento in salita, il gas resta spalancato solamente per il 10% della durata del giro e quindi una potenza massima schiacciante non è fondamentale al Sachsenring. Alcuni piloti utilizzano solamente quattro delle sei marce nel loro giro lanciato. La capacità di trovare la giusta messa a punto in modo che la moto sia in grado di affrontare la disparità tra curve veloci e curve lente è uno dei fattori chiave considerando anche che, essendo una pista piuttosto nuova, il fondo è piuttosto regolare e non è motivo di particolari preoccupazioni. La considerazione principale in preparazione del Sachsenring è il fatto che la pista ha solamente quattro curve a destra, ma ben dieci a sinistra. Il che significa che la moto resta piegata sul lato sinistro per una buona metà di ogni giro. Un consumo prematuro su un solo lato del pneumatico può essere minimizzato grazie all’utilizzo di coperture a doppia mescola, ma resta la difficoltà presentata dal circuito a partire dalle curve Omega in cui ci sono ben sette curve a sinistra una dopo l’altra mentre la successiva curva a destra è la spettacolare curva in discesa della nuova sezione del tracciato. Subito dopo questa veloce curva a destra c’è la zona in cui si presentano le maggiori possibilità di sorpasso. In particolare, la curva Sachs è uno sei punti preferiti dai piloti per cercare un attacco. |
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