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Yamaha a Donington 18/7/2005 I due hanno messo in scena un testa a testa che è durato per tutti e 28 i giri di gara, esaltando i tifosi anche per i gesti ed i segnali che, nonostante la bagarre, riuscivano a farsi e nel finale, indeciso fino all’ultima curva, il pilota della Yamaha è riuscito a tagliare il traguardo per primo con 0.3 secondi di vantaggio. “Ci sono due gare nella mia carriera di cui tutti si ricordano e quando qualcuno mi si avvicina e mi dice “io c’ero” so esattamente a che cosa si riferisce” afferma Roberts, che ha vinto per la Yamaha i titoli mondiali della classe 500cc dal 1978 al 1980. “Quando sono in America so che si riferiscono alla gara di Indianapolis che ho vinto con la Yamaha due tempi nel 1975 e in Europa invece parlano di Silverstone del 1979. E’ stata una di quelle gare che restano impresse nella memoria di tutti. “In quella gara, ci scambiavamo le posizioni ogni due o tre giri. Barry mi passava e poi mi rallentava, poi io passavo lui, alzavamo il ritmo e ci lasciavamo tutti gli altri alle spalle. Quando lo superavo gli dicevo “dai muoviti!”, sapevo di non poter seminare lui, ma non volevo neanche che gli altri ci raggiungessero. Quindi inizialmente gli dicevo semplicemente di darsi una mossa, ma Barry l’ha presa proprio male. “Mi ricordo una foto fantastica in cui si vedeva lui che mi faceva un gestaccio con la mano dietro alla schiena! Tutti e due sapevamo che la gara si sarebbe decisa all’ultimo giro perché io non riuscivo a lasciarlo indietro e lui non riusciva a lasciare indietro me. Ovviamente è stato all’ultimo giro, anzi all’ultima curva che io sono riuscito ad avere la meglio. “Barry è stato uno dei miei principali rivali e al tempo non andavamo affatto d’accordo, ma ci rispettavamo e successivamente siamo diventati grandi amici – è stato uno dei più grandi in questo sport e ci manca moltissimo. In pista eravamo sempre molto vicini, ma Silverstone era una pista veloce che si adattava benissimo al mio stile di guida. Ci sono state altre gare dove ho fatto più fatica o dove ho dovuto essere molto più concentrato, ma alla fine tutti si ricordano di Silverstone 1979.”
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