Yamaha in U.S.A. 4/7/2005
DAL PASSATO AL PRESENTE:
50 DI GLORIA PER LA YAMAHA
Il rullino di marcia della Yamaha nei GP corsi a Laguna Seca
è impareggiabile, con addirittura cinque delle sei gare della classe
500cc che si sono tenute su questo circuito vinte da pilota in sella ad
una YZR500. La vittoria nella prima gara del 1988 di Eddie Lawson è
stata la prima di una serie continuata con le sorprendenti vittorie di
Wayne Rainey tra il 1989 e il 1991. Una vittoria solitaria di John Kocinski
sulla Cagiva ha interrotto il dominio Yamaha in un’edizione della
gara californiana che ha confermato il predominio nazionale con tre piloti
americani sul podio.
Valentino Rossi cercherà di ribaltare il pronostico che vede i
piloti americani favoriti, ma sa che c’è stato un solo pilota
in passato a riuscire in questo intento. Il connazionale Luca Cadalora
ha vinto l’ultima gara che si è corsa a Laguna Seca, nel
1994, battendo Kocinski e l’australiano Doohan ed è diventato
l’unico non-americano ad aver mai vinto sul circuito nelle vicinanze
di Monterey nella storia della classe regina.
“E’ stato molto bello, perché mi ricordo che il fine
settimana precedente la gara avevo fatto un’apparizione televisiva
su un canale americano in cui avevano sostenuto che solo un pilota americano
avrebbe potuto vincere a Laguna e quindi è stato un grande piacere
dimostrare che avevano torto!”, ricorda Cadalora. “E’
stato fantastico, la pista di Laguna Seca mi è sempre piaciuta
moltissimo. Ci avevo già vinto nel 1991 con la 250, ma vincere
con la 500cc è stato speciale. C’è stata una lotta
incredibile con Kocinski sulla Cagiva e Mick Doohan aulla Honda –
facevamo tutto il circuito in costante derapata. E’ stato divertentissimo.”
“Non vedo l’ora di vedere girare le quattro-tempi. Non è
una pista velocissima, ma ci sono delle curve davvero belle – come
quella prima del cavatappi e l’ultima in discesa. Saranno punti
di grande spettacolarità e saranno anche fondamentali per un buon
tempo sul giro. Da quello che posso vedere, dovrebbe essere una pista
che si adatta bene alla M1 vista la sua grande maneggevolezza. Inoltre,
gli ingegneri Yamaha, e tutta la squadra, hanno fatto un ottimo lavoro
nel creare una moto che sia facile da mettere a punto in modo che Valentino
e Colin siano in grado di trovare subito un buon passo.
“Sono convinto che Valentino si innamorerà di questa pista
e dell’atmosfera in generale. Monterey è un posto bellissimo.
Era uno dei miei posti preferiti quando correvo, sia per il posto che
per i fan che facevano di Laguna Seca uno dei posti più belli per
correre.”
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