Ducati a Donington 14/7/2005
La Ducati a Donington per il riscatto
Dopo la trasferta oltreoceano di Laguna Seca, Loris Capirossi
e Carlos Checa tornano in Europa per il Gran Premio d'Inghilterra, pronti
a riscattare un weekend piuttosto difficile.
Donington Park è un circuito che potrebbe essere definito "dalla
doppia personalità", con due sezioni molto diverse che si
snodano tra dolci colline del Leicestershire, un tempo residenza di aristocratici.
Quest'anno ospiterà il Gran Premio d'Inghilterra per il diciannovesimo
anno consecutivo.
"Arriviamo a Donington, che rappresenta anche il giro di boa di
questa stagione agonistica - dice il responsabile del progetto Ducati
MotoGP Livio Suppo - Bridgestone sta lavorando molto e i risultati non
tarderanno ad arrivare. La gara a Laguna Seca è stata priva di
soddisfazioni ma le nostre prestazioni durante il weekend americano sono
state indubbiamente migliori rispetto alle due gare precedenti e a Donington
ci auguriamo di continuare a crescere".
Il direttore tecnico del Ducati Marlboro Team Corrado Cecchinelli conosce
la portata della sfida rappresentata dal circuito inglese: "Donington
ha una doppia anima: c'è una sezione molto veloce e una molto lenta
con, probabilmente, le curve più strette del Mondiale - spiega
- Questo contrasto, insieme alla necessità di avere un set-up adatto
ad affrontare le forti frenate, è ciò che rende Donington
così diversa rispetto alle altre piste. Inoltre lo spazio tra una
curva e l'altra è talmente ridotto che un'alta temperatura dell'aria
potrebbe rendere difficile il raffreddamento dei dischi in tempo utile".
L'appuntamento di Donington sarà seguito, la domenica successiva,
da quello di Sachsenring, l'ultimo prima delle quattro settimane di pausa
estiva.
Debilitato da un attacco gastroenterico durante il weekend di Laguna Seca,
Loris Capirossi arriva a Donington completamente ristabilito. L'italiano
ama questa pista dove, nell'Agosto 1990, aveva conquistato la sua prima
vittoria nel Mondiale 125, a soli 17 anni.
"Adoro questa pista, è una delle mie preferite - commenta
Loris, che lo scorso anno vi si era qualificato in prima fila - La prima
parte è la migliore, dal Redgate fino al rettilineo di ritorno,
ma quella che preferisco in assoluto è la discesa verso la Craner:
lì, per essere veloci, bisogna davvero avere del coraggio! L'ultimo
pezzo invece, lento, pieno di curve strette dove bisogna frenare bruscamente
e accelerare a marce basse, mi piace meno. Questo tipo di layout va bene
per le 125 e le 250, mentre non è semplicissimo con così
tanti cavalli da gestire".
Gara quasi "di casa" per Carlos Checa, che è spagnolo
ma risiede a Westminster, Londra, abbastanza vicino al Parlamento da essere
svegliato dal rintocco del Big Ben.
"Mi piace moltissimo Londra, specialmente i ristoranti e i parchi
- dice Checa - Quando non piove mi alleno all'aperto e vado a correre
a Green Park, al S. James o a Hyde Park. Mi piacciono anche le gare in
Inghilterra:qui si sente molto la storia delle competizioni e i tifosi
sono veri appassionati. E' bello che questo sport sia diventato così
popolare anche in Inghilterra.
Donington è un circuito un po' particolare, con due parti totalmente
diverse tra loro. La prima, dal Redgate al rettilineo dietro è
veloce e fluida, mentre l'ultima è molto stop-and-go e non molto
divertente. Mi piacerebbe se cambiassero quest'ultima sezione e non sarebbe
male rifare anche i box e i bagni!".
IL CIRCUITO
Donington Park, in cui dominano curve veloci tutte da raccordare, esalta
le doti dei piloti. Qui una guida fluida e una buona velocità di
percorrenza in curva sono molto più importanti della potenza in
sé. A complicare le cose, però, c'è la parte Melbourne
(aggiunta nel 1996 per rendere il tracciato abbastanza lungo da poter
ospitare un GP), con tre frenate impressionanti dove il coraggio di staccare
per ultimo e la subitanea accelerazione in uscita di curva sono fondamentali.
Adattare una MotoGP a un circuito con due parti così differenti
tra loro è una sfida molto stimolante sia per gli ingegneri sia
per i piloti.
Donington ha ospitato gli appuntamenti del Mondiale a partire dal 1987,
sostituendo Silverstone. La storia di questo circuito ha origine nel 1931
quando i padroni della tenuta di Donington Park avevano accordato il permesso
di utilizzare le strade interne alla loro proprietà per la corse.
Durante la Seconda Guerra Mondiale il circuito venne chiuso per riaprire
solo nel 1977, dopo massicci interventi di ristrutturazione voluti dall'imprenditore
locale Tom Wheatcroft. Il circuito è stato riasfaltato per la gara
dello scorso anno.
Lap record: Colin Edwards (Honda), 1m 29.973s (160.968kmh/100.021mph)
Pole position 2004: Valentino Rossi (Yamaha), 1m 28.720s
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