l'intervista
13/7/2004
Rolfo: Sachsenring, la mia pista fortunata
Domenica 18 luglio è in programma il GP di Germania
sulla pista del Sachsenring. Per Roberto Rolfo è un momento decisivo
di una stagione che non lo vede particolarmente soddisfatto. Anche in
Brasile,
i problemi tecnici della sua moto hanno di fatto impedito Roby a correre
in posizioni di rincalzo, senza la possibilità di andare a prendere
i primi e correre come sa. Ma il pilota non è abbattuto, anzi con
il suo tradizionale carattere forte è già pronto ad affrontare
un momento decisivo…
“Si, è vero, è un momento decisivo – commenta
il pilota torinese – e bisogna sistemare una situazione che si è
fatta pesante. Nelle ultime gare ho sempre avuto problemi al motore che
mi hanno penalizzato. Dalla Honda non è arrivato un aiuto, quindi
con la squadra studieremo nuovi rimedi. Secondo noi una causa dei nostri
problemi potrebbe essere la carenatura più estesa che utilizzo
da qualche Gp e che disturba la portata d’aria all’air box.
Per questo motivo al Sachsenring proverò una moto con la carena
2004 (quella più attillata che utilizzano gli altri piloti Honda)
e un’altra con quella più estesa. Se il problema verrà
risolto, significa che non sono state fatte le prove necessarie. In ogni
caso io e la mia squadra non ci fermiamo qui: il sabato effettueremo prove
nella definizione del motore, cercando nuove soluzioni. Non ho voglia
di buttare via questo campionato senza lottare, quindi andremo per la
nostra strada, fino all’ultima gara della stagione”.
Al Sachsenring ci potrà essere la svolta?
“Forse dal punto di vista tecnico non è la pista adatta per
scoprire e risolvere tutti i problemi sul veloce: è un tracciato
che ha un rettilineo corto, però essere già più competitivi
vorrebbe dire poter sfruttare la parte guidata che a me piace molto. Sarà
una gara tutta da inventare, come lo saranno tutte da qui alla fine della
stagione. La lotta per il titolo è un obiettivo lontanissimo, di
punti fin qui ne ho persi troppi, ma io voglio ritornare davanti e dimostrare
che sono un pilota al top della mia classe e che lotta per la vittoria.
Il Sachsenring sarà la pista della svolta, mi auguro. E poi non
ho più voglia di parlare di problemi tecnici, li voglio risolvere”.
Ti piace la pista tedesca?
“Si, molto perché mi diverto a correrci dentro, mi piace
il ritmo che devi prendere e poi qui ho stimoli particolari. Nel 2001
arrivai quarto con una moto privata e fu molto bello, nel 2002 ci fu la
vittoria di Melandri con la gara interrotta per pioggia e classifica al
giro precedente. Io arrivai secondo capendo che avrei potuto vincere.
Infatti, lo scorso anno qui conquistai la prima vittoria in carriera.
Questa pista mi porta bene, speriamo anche a livello tecnico”.
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