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Gibernau al Sachsenring 15/7/2004
Gibernau al Sachsenring vuole battere ancora Rossi
Il tracciato del Sachsenring è piacevole per i suoi dislivelli ma poiché è corto e tortuoso non è molto amato dai piloti della MotoGP. Qui i tempi della 250cc sono simili a quelli della MotoGP. Ci sono pochi punti di sorpasso ed i doppiaggi sono più frequenti del solito.
Il controllo del gas è tutto al Sachsenring, visto che la MotoGp riesce a sfruttare tutta la potenza del motore solo per il 15% del giro. Qui la potenza cede il passo all’ agilità della moto, importantissima sopratutto nella prima parte della pista, quella più lenta e tortuosa, tanto da farla assomigliare più ad una pista di kart che ad un circuito tradizionale.
Nelle prime cinque curve infatti non ci sono che cambi di direzioni e di marcia, l’acceleratore serve a poco.
I pneumatici vengono particolarmente sollecitati nella serie di sei curve a sinistra a metà giro. Quella tedesca è infatti una pista lenta, tecnica e particolarmente esigente dal punto di vista delle gomme.

Certamente il pubblico tedesco, fatto di veri intenditori e grandi appassionati, si ricorderà ancora la gara del 2003 vinta con maestria da Sete Gibernau all’ultimo giro al termine di un lungo e spettacolare duello con Valentino Rossi.
Teatro di una delle più belle gare nella carriera dello spagnolo, il tracciato tedesco è particolarmente difficile per i potenti e pesanti bolidi della MotoGP e richiede forza fisica e mentale per affrontare bene i 30 giri della gara.
Chiamato a ripetersi sulla pista tedesca, Sete Gibernau arriva al Sachsenring forte e determinato. La caduta di Rio non ha modificato la vetta della classifica piloti perché il GP di Rio è stato teatro delle cadute di Valentino Rossi e Sete Gibernau, i due piloti in testa al mondiale.
“A Rio ho commesso un piccolo errore che ho pagato caro. E’ un peccato perché abbiamo lavorato molto bene durante tutto il weekend e stavo girando sull’1’49”, un ritmo che mi avrebbe permesso di lottare per la vittoria. Abbiamo perso un’occasione ma sono forte del fatto che io come pilota e tutta la squadra ha raggiunto un altissimo livello di competitività. Ci vediamo al Sachsenring.”

Il mondiale 2004 arriva alla sua metà esatta e Colin Edwards si presenta per questo ottavo appuntamento al quarto posto della classifica piloti. In costante miglioramento, il texani, con il GP di Rio, ha consolidato la sua posizione e si è avvicinato alla testa del mondiale. Il team si attende da lui un ulteriore passo avanti al Sachsenring.

“Quando penso al Sachsering, penso al fuoco” , Colin sorride ma certo l’esperienza dello scorso anno quando la sua RS cube prese fuoco perché si svitò il tappo del serbatoio, fu un’esperienza forte, una bella paura per il texano che fortunatamente ne uscì illeso
.
“Il circuito del Sachsenring è strano, molto stretto. Nella prima sessione (curve 1,2,3,4) non è possibile sorpassare. Passata la quarta curva, che è una curva a destra, inizia una serie interminabile di curve a sinistra che ti porta a fare più di 360° sempre dalla stessa parte. In questa sessione, le gomme sono sollecitate tantissimo sul lato sinistro per cui la scelta delle gomme qui è fondamentale perché non devono scaldarsi troppo. Dopo questa lunga serie di curve a sinistra la pista cambia radicalmente, si incontra una curva a destra in discesa (qui si deve stare particolarmente attenti nei primi giri perché la parte destra della gomma può essere ancora fredda). L’ultima curva in salita è molto spettacolare.
In generale questo è un circuito che richiede molta forza fisica perché mette a dura prova la parte sinistra del corpo. Non è un circuito che mi piace molto.”
Il miglior punto per sorpassare? La staccata alla Sachsenkurve

“Il Team Telefonica MoviStar Honda arriva all’ottavo appuntamento del campionato in testa alla classifica team, una grande soddisfazione che dimostra l’impegno e la qualità del lavoro che viene portato avanti dalla squadra e dai piloti gara dopo gar – afferma, soddisfatto, il team manager Fausto Gresini - Sete Gibernau è in testa della classifica pilota, a pari punti con il leader Valentino Rossi, mentre Colin Edwards è in quarta posizione .
A Rio abbiamo perso una bella occasione: un vero peccato per Sete perché stava girando velocissimo e sono sicuro che avrebbe lottato per la vittoria. Colin ha fatto una discreta gara, mi piacerebbe vederlo lottare davanti per il podio. Il suo contributo infatti è importantissimo per rendere ancora più forte la nostra squadra.”

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