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Yamaha a Donington 26/6/2006 Rossi, in particolare, cercherà di recuperare il terreno perso nei confronti di Nicky Hayden (Honda) per quanto riguarda la classifica iridata. L’italiano ha lottato coraggiosamente per aggiudicarsi l’ottavo posto nel Dutch TT nonostante due fratture, al polso destro e alla caviglia sinistra, ed ora insegue l’americano a 46 lunghezze di distanza. Rossi è già stato sette volte vincitore a Donington Park, una delle sue piste favorite, ma per lui tornare sul gradino più alto del podio sarà una sfida nella sfida, dato che dovrà lottare sia per recuperare la forma sia per ottenere il massimo dei punti possibile. Per Edwards ci sarà sicuramente il benvenuto caloroso dei tantissimi appassionati inglesi, che anche sabato scorso, in migliaia in trasferta al di là della manica, avevano fatto il tifo per la sua prima vittoria in MotoGP, mancata per un soffio. Nel palma-res dell’americano l’evento inglese quasi eguaglia il precedente in termini di risultati ottenuti in MotoGP, con un secondo posto due anni fa ed il podio sfiorato l’anno scorso, rilanciando le sue speranze di prendersi la rivincita con un’altra performance al top. Ci sarà un piccolo cambiamento nella programmazione delle gare,
con la MotoGP sempre a seguire la 250cc ma prima della 125cc. Le luci
rosse si spegneranno alle 13:00 ora locale, per coincidere con l’usuale
orario delle 14:00 nel resto d’Europa. “Abbiamo parecchio da fare per migliorare la situazione del polso e per tentare di ridurre il gonfiore cercando di far rinsaldare l’osso il più presto possibile,” spiega Rossi. “L’ideale sarebbe stato avere un mese a disposizione per recuperare, ma siamo piloti, e dobbiamo passare direttamente alla prossima gara. E’ un peccato ma spero comunque di riuscire a migliorare il più possibile e di poter guidare bene a Donington. Di sicuro non sarò al massimo della forma, ma ci sono cinque giorni per progredire. Colin ha mostrato che la moto va davvero molto bene, speriamo che sia così anche a Donington, per entrambi. Correre sulla pista inglese per me è come disputare un altro Gran Premio di casa, ed io spero nel consueto sostegno dei miei tifosi perchè adesso ho bisogno di tutto il supporto possibile. Questo tracciato è stato tra i miei preferiti sin dal 1996, quando vi ho corso la prima volta con la 125cc, e vi conservo dei ricordi fantastici, tra i quali la mia prima vittoria in 500cc nel 2001 e i due successi con la Yamaha in MotoGP. La vittoria è una sfida grande, ma se il polso continuerà a migliorare durante il fine settimana, penso che ci proveremo!” Edwards: voglio la rivincita “Non posso negare di essere ancora deluso dopo quello che è successo ad Assen, ma ora devo mettermi tutto alle spalle e concentrarmi su Donington, una delle mie piste migliori, dove sono sempre andato bene,” dice Edwards. “Devo scordare quello che è accaduto alla fine della gara di Assen e concentrarmi sul fatto che la mia moto è andata bene per tutto il fine settimana, che sono stato sempre veloce e che fino all’ultima chicane ho fatto davvero una bella gara”. “Speriamo che la situazione sia la stessa anche a Donington perchè il mio obiettivo è prendermi la rivincita! Voglio fare ammenda per la delusione della mia squadra e dei miei tifosi e dare loro qualcosa per festeggiare. Ho sempre avuto tanti fan in Inghilterra, tanti di loro erano anche ad Assen, quindi spero di ritrovarli a fare il tifo per me durante questo fine settimana”. Brivio: sarà una battaglia dura “Speriamo che questa settimana prima di Donington sia un lasso di tempo sufficiente per permettere a Valentino di recuperare abbastanza. Tutti noi speriamo di vederlo in forma migliore quando entrerà nel box per le prime prove di venerdì,” dice Brivio. “Assen per noi è stato un dispiacere sotto diversi punti di vista ma con Valentino in ripresa fisica e Colin in buona forma, abbiamo l’occasione di rimettere le cose a posto in una pista ed in un paese dove entrambi sono molto popolari”. “Per quanti progressi possa fare Valentino in questi giorni, siamo consapevoli che non potrà arrivare al 100% ma sappiamo che dimostrerà lo stesso spirito da combattente e la stessa determinazione che sabato lo ha fatto arrivare nei dieci. E’ stato importante esserci riuscito ma il distacco da Hayden è significativo e non possiamo lasciarlo scappare via. E’ un pilota forte e penso che da qui fino al finale della stagione a Valencia sarà una lotta dura”. TECNICAMENTE PARLANDO: DONINGTON SECONDO MATTEO FLAMIGNI “Non so se esista un altro circuito al mondo con una serie di curve veloci come le Craner,” dice Flamigni. “Il pilota è più importante della moto in quel punto perché ci vuole talento e coraggio per fare il tempo nella prima sezione del tracciato. In ogni caso la moto deve essere abbastanza stabile da dare al pilota la fiducia per affrontarla a 200 chilometri all’ora e abbastanza agile da affrontare bene i rapidi cambi di direzione. “Donington è come due piste in una. Dopo le prime velocissime due sezioni, la seconda metà del tracciato risulta molto lenta a causa dell’ultimo settore, che prevede due punti di frenata molto brusca. La curva numero nove, in particolare, è un punto cruciale perché lì i piloti passano da circa 280 chilometri all’ora a circa 60. La moto deve quindi essere perfetta in frenata, anche perché è un punto ottimo per i sorpassi alla fine della gara. La regolazione della moto è sempre una questione di compromesso ma a Donington Park questo è ancora più vero. La messa a punto migliore su questa pista deve offrire l’equilibrio migliore tra queste due particolarità così contrastanti della pista”. INFORMAZIONI CIRCUITO Record ufficiale Donington: Colin Edwards (Honda) 2004, 1’29.973 |
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