20/6/2006
Tamada: Assen non mi piaceva, ora chissà…
Makoto Tamada non amava il precedente circuito di Assen per questo è fra i piloti più curiosi di scoprire le modifiche apportate al tracciato.

“Assen non è mai stato fra i circuiti che preferisc – spiega il simpatico giapponese -. E’ molto tecnico, veloce e trovare la linea giusta, che spesso è una sola, non è sempre così facile. E’ difficile prendere dei riferimenti di guida ed un eventuale errore d’impostazione si ripercuote poi per un bel tratto di pista successivo visto il susseguirsi di curve da raccordare. Su questo tracciato poi c’è sempre l’incognita meteorologica e spesso si corre sul bagnato. Certo è che andare forte ad Assen significa fare bene dove hanno vinto i grandi del motociclismo. Anche questo è fonte di ulteriore motivazione. Sono curioso di verificare cosa comporteranno le modifiche al tracciato, in alcuni punti la pista sembra cambiata parecchio.”

“La pista di Assen è stata rinnovata profondamente negli ultimi anni – aggiunge Giulio Bernardelle, il suo direttore tecnico - e per questa stagione in particolare il tracciato ha subito un importante ridimensionamento che ha portato alla riduzione della lunghezza del giro da 5.997 mt della passata stagione ai 4.555 mt di quest’anno. La pista ha perso molte delle caratteristiche che l’avevano resa celeberrima e vedremo se potrà ancora essere considerata come “l’università della moto” per i piloti. La gara di quest’anno durerà cinque giri in più per rientrare negli standard di durata della MotoGP. Il tracciato è stato sottoposto ad una estesa riasfaltatura. Tutto questo comporterà per noi affrontare un GP in un circuito quasi completamente sconosciuto.”