il fatto 28/6/2004
Gibernau a Rio rinnova la sfida a Rossi
Il Circus del Motomondiale approda - per la settima tappa della stagione - sul circuito che porta il nome del mito “carioca” della F1, Nelson Piquet.

Veloce e guidato, il Piquet - con le sue molte curve da raccordare - mette a dura prova le qualità del pilota, mentre il suo lungo rettilineo (1000 metri di asfalto rovente) esalta le caratteristiche del motore.

Il segreto per un buon giro è innanzitutto la giusta traiettoria nelle curve da raccordare, importantissima per spuntare un buon tempo ma anche un buon setting per copiare le numerose buche.

Sete Gibernau arriva al settimo round ancora in testa al mondiale a pari punti con Valentino Rossi. Un sorpasso a metà dell’ultimo giro ha infatti impedito allo spagnolo di portare a casa una meritatissima vittoria, dopo che aveva percorso in testa tutta la corsa sull’impegnativo e difficile circuito del Dutch TT. Un primato per Sete Gibernau: l’unico nella classe regina ad esser salito sul podio sei volte su sei.

Forte e determinato, il pilota del Team Telefonica MoviStar Honda rinnova la sua sfida per il GP di Rio.

“Tra Assen e Rio non c’è modo di lavorare sulla moto, sabato sera infatti la squadra ha preparato le casse che porteranno tutto il materiale in Brasile - ha ricordato Sete - Sono però forte della mia squadra, del supporto di Honda e Michelin e del mio stato di forma fisica e mentale. Sono pronto per una nuova battaglia, sabato mi vedrete ancora là davanti a lottare.”

Un impegno che è anche quello del suo compagno di squadra Colin Edwards.

“Prima di anno scorso non conoscevo questa pista - ha spiegato il texano - L’atmosfera che si respira in Brasile è del tutto diversa dalle gare europee. Non hai la pressione degli spettatori, l’ambiente è più rilassato, ma ci si giocano sempre 25 punti per cui noi piloti mettiamo lo stesso impegno. Io sono pronto per la sfida di Rio e sono determinato a far bene. De! ve assolutamente migliorare le mie prestazioni in qualifica, con le MotoGP è fondamentale partire nelle prime due file per poter stare nel gruppo di testa e lottare per il podio.”