21/6/2004
Gibernau va all’Università
Il Team Telefonica MoviStar Honda è pronto per la
grande sfida di sabato 26 giugno, Il Gp d’Olanda in programma sulla
storica pista di Assen, unico impianto sul quale si corre ininterrottamente
dal 1949, primo anno del motomondiale. Una pista molto veloce, ma senza
lunghi rettilinei, un tracciato che offre un’aderenza eccellente
persino quando piove grazie al profilo particolare della pista che fa
scivolare l’acqua e ad un asfalto speciale che si asciuga velocemente.
Il Duch TT è rinomato inoltre per il profilo della pista caratterizzato
da contropendenze che richiedono molta attenzione nella regolazione della
ciclistica. Un’ altra particolarità di questa pista è
l’assenza di cordoli, mancano dunque i punti di riferimento cari
ai piloti. Per le sue caratteristiche, il Dutch TT richiede una messa
a punto della moto che offra al tempo stesso grande agilità e stabilità.
Il tempo rimane comunque l’incognita pi! ù grande, qui infatti
le condizioni climatiche cambiano velocemente ed il rischio pioggia è
sempre elevato.
Sete Gibernau arriva ad Assen leader del Mondiale MotoGP, per affrontare
la sesta tappa del motomondiale. Sulla pista tecnica e impegnativa del
Dutch TT, Sete Gibernau è chiamato a ripetersi dopo la vittoria
dello scorso anno. E’ necessario perché le due vittorie di
Rossi al Mugello e a Barcellona hanno ridotto il vantaggio dello spagnolo
che però resta concentrato sul obiettivo: andare a podio ogni gara.
La pressione non sembra disturbarlo, Sete Gibernau è un pilota
forte che riesce a dare il massimo ogni volta che sale sulla moto e a
sfruttare al top il potenziale della RC211V.
“Assen è un circuito speciale che ha una lunga tradizione
ed ha un pubblico bellissimo non solo perché è così
numeroso ma anche perché è un pubblico di appassionati e
di veri intenditori di moto. Ho un bel ricordo di questo tracciato: qui
sono salito sul podio quando correvo in 500cc nel 1999 e poi ancora lo
scorso anno in MotoGP.
Il Duch TT di Assen è un circuito molto difficile, molto veloce
ed è facile commettere errori. Per fare un bel giro è importante
non farne perché un errore ad una curva ti porta ad affrontarne
male molte altre. Assen è un appuntamento storico, è una
pista tecnica e veloce dove la moto deve essere stabile e veloce nei cambi
di direzione, l’assetto sarà fondamentale, cercheremo agilità
e stabilità della moto”.
Determinato quanto il suo compagno di squadra, anche Colin Edwards non
vede l’ora di arrivare ad Assen, un circuito tecnico e impegnativo
che ben si adatta al suo stile di guida. I 6 km del Dutch TT sono una
tracciato familiare per il texano, qui infatti Edwards ha vinto molte
volte in Superbike.
“Assen è un circuito che mi piace moltissimo e dove ho vinto
molte volte quando correvo nel mondiale Superbike. E’ un tracciato
che mi piace sia sull’asciutto che sul bagnato. Non vedo l’ora
di andare in Olanda per fare un bel risultato.
Sono fiducioso anche grazie ai risultato ottenuti durante la sessione
di prove che abbiamo effettuato lunedì dopo il GP di catalunya.
Abbiamo lavorato con Michelin per cercare di risolvere i problemi di chattering
e trazione. Ma non basta cercare di ridurre questo fenomeno al massimo,
è anche importante per me imparare a guidare con il chattering.
Devo infatti ritrovare confidenza con la ruota posteriore e guidare in
modo meno aggressivo per tornare ad avere una guida più pulita
che mi permetta un ritmo di gara più sostenuto. Conosco molte bene
il tracciato olandese e sono sicuro che arriverà un bel risultato.”
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