11/6/2003
L'Aprilia a caccia del 150° successo
Il Team Aprilia ha preparato con grande serietà l'impegno di
domenica 15 a Montmelò, Barcellona, dove si corre dal 1992. Mentre
i camion, le squadre e i motor home di Colin Edwards e Noriyuki Haga
raggiungevano la Spagna, il test team con il pilota Marcellino Lucchi
ha affrontato una severa due giorni di test al Mugello, finalizzata
ad elevare la competitività della RS Cube. In vista della gara
spagnola, si è lavorato soprattutto per completare il lavoro
di alleggerimento della moto, ma soprattutto per rendere ottimale il
comportamento del retrotreno. Per le prestazioni, indispensabili a Barcellona
dove c'è un rettilineo di oltre un chilometro, c'è già
la certezza di essere tra i meglio dotati, come dimostrano le velocità
di punta fatte segnare al Mugello. Ma per Aprilia, l'appuntamento spagnolo
è importante anche perché si potrebbe toccare l'esaltante
traguardo delle 150 vittorie nel motomondiale. Dalla storica prima affermazione
di Reggiani nel 1987 a Misano con la 250, ad oggi, la storia del motociclismo
sportivo vede sempre Aprilia in prima fila. La Casa italiana, tra l'altro,
è impegnata in tutte le classi del motomondiale.
"Nonostante si sia parlato di prove di un nuovo
telaio, al Mugello Marcellino Lucchi ed il test team hanno lavorato
sulla messa a punto della ciclistica, in vista della gara di Barcellona
- ha spiegato il Project leader Gigi Dall'Igna - Ci siamo concentrati
soprattutto sul retrotreno per risolvere i problemi di trazione, che
ci hanno un po' rallentato nella parte iniziale del campionato.
Barcellona è una pista veloce, ma fino ad un certo punto, visto
che ci sono anche staccate violente e curve lente. Ma il vero problema
sono gli avvallamenti e le buche che rendono il manto asfaltato non
proprio simile ad un biliardo. Se le prestazioni in rettilineo (quindi
la potenza massima) non sono un problema, il nostro lavoro di messa
a punto è finalizzato ad avere una resa ottimale, nonostante
le buche e le imperfezioni del tracciato. Altro obiettivo è fornire
ad Haga una moto che gli dia la massima confidenza dopo le tre cadute
nel week - end del Gp d'Italia. Colin, invece, deve trovare subito il
massimo affiatamento con la moto: non penso sia un problema, al Mugello
ha girato molto bene, peccato si sia trovato a girare solo, senza punti
di riferimento ed obiettivi a portata di mano, altrimenti avrebbe fatto
una gara ancora più positiva. Per lui, naturalmente, c'è
un assetto dedicato, visto che Edwards è l'unico ad utilizzare
una copertura da 16.5 pollici allavantreno".