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il fatto 18/1/2006
Capirossi: Valentino, per il titolo ci sono anch’io!
Loris Capirossi è l’anima della Ducati e la sua coscienza. A metà dello scorso anno non era sicuro di avere la voglia di rimanere un’altra stagione in sella alla Rossa poi, appianate le divergenze e ritrovata la competitività, sono arrivate due vittorie e con esse la riconferma.
“Ho visto nascere il progetto Desmosedici, sono stato il primo a guidarla – ha detto Capirex a Madonna di Campiglio – e sono rimasto perché della Ducati amo l’ambiente e penso che nel 2006 avremo un pacchetto vincente. All’esordio, nel 2003, arrivò infatti una vittoria a sorpresa, a Barcellona; nel 2004 affrontammo le difficoltà della crescita e l’anno passato, finalmente, dopo il necessario rodaggio con le Bridgestone, abbiamo cominciato a vedere i risultati con continuità. Abbiamo vinto due gare, ma soprattutto abbiamo fatto un sacco di podi. L’obiettivo, ora, non è più quello di cercare solo le prestazioni, ma piuttosto la costanza di rendimento perché il campionato è lungo, 17 gare, e non si possono lasciare per strada nemmeno le briciole”.
Questo perché Loris quest’anno mira decisamente al bersaglio grosso: il titolo iridato.
“Certo – conferma l’imolese – non sarà facile, conosciamo il valore degli avversari, ma l’obiettivo è questo”.
Battere Valentino Rossi, dunque.
“E’ già successo due volte, nel 2005. E’ lui l’uomo da battere, non ci sono dubbi, ma conosco i suoi limiti e penso di essere in grado, ora, di batterlo più spesso nel corso della stagione”.
E’ una candidatura in piena regola, quella di Capirossi.
“Sì, mi piacerebbe che il campionato fosse un testa a testa fra noi due. Sarebbe eccitante e divertente. Batterlo mi da una grande soddisfazione. Comunque penso che nel 2006 vedremo più protagonisti in pista, compreso Sete Gibernau”.
Il tuo nuovo compagno di squadra, il primo avversario.
“L’obiettivo non è battere lui, è batterli tutti – afferma, deciso, Loris – con Sete, comunque, ho un bel rapporto, ci conosciamo da anni. E poi sono abituato ad avere al fianco compagni veloci, perché anche Carlos Checa lo era. Gibernau si troverà bene con la GP6, perché un campione si adatta facilmente a moto diverse. Forse Sete avrebbe avuto qualche problema in più con la GP3 che era una moto competitiva, ma difficile. Quella attuale è molto evoluta”.
Quest’anno mancheranno sullo schieramento di partenza piloti come Alex Barros e max Biaggi.
“C’è una continua evoluzione, nello sport, è normale. Abbiamo fatto a meno di Schwantz e Rainey, il motociclismo va avanti…non è per questo che è più povero”.
Si parla di Rossi sulla Ferrari, Biaggi si mette alla prova sulla Midland, e tu?
“Il mio cuore e sulle due ruote. Se i risultati mi sosterranno conto di gareggiare ancora con la Ducati nel 2007, quando si correrà con le 800 cc.Conto di correre qualche anno ancora, perchè fisicamente mi sento benissimo. Poi magari andrò in pensione. Per il momento però non ho mai pensato al ritiro…sapete come sono io: uno tosto”.

 

 

 

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