il
fatto 19/1/2005
Ducati: batteremo Rossi con il
lavoro di squadra
Ricomincia da tre la Ducati. Dopo un primo anno eccezionale
ed una seconda stagione deludente, o quantomeno parzialmente da dimenticare,
si rituffa nell’agone con rinnovato entusiasmo e - questo è
veramente un pregio - senza nascondersi.
“L’anno passato sono stati fatti degli errori nell’identificazione
dei problemi da risolvere sulla moto - ha detto con grandissima ironia
Claudio Domenicali, responsabile dell’attività corse - ma
poiché chi li ha fatti era anche colui il quale avrebbe dovuto
licenziare il colpevole, cioè il sottoscritto, capirete che mi
è stato difficile
procedere oltre”.
Gli errori si riducono poi ad uno solo: rivoluzionare la Desmosedici,
abbandonando un progetto competitivo (una vittoria a Barcellona, nel 2003,
dopo appena sei gare con Capirossi, per non parlare del record di velocità),
in favore di una moto, la D16 GP4 forse troppo innovativa. E comunque
mai in grado di sfruttare al meglio le nuove gomme Michelin da 16,5 anteriori.
Un motivo, questo, che poi ha favorito il passaggio alla Bridgestone.
“E’ stata una decisione sofferta, un salto nel buio - ha proseguito
Domenicali - ma oggi siamo contenti di aver firmato con la casa giapponese
di pneumatici un contratto triennale. Con loro abbiamo creato un team
indipendente di sviluppo, che farà capo a Shinichi Itoh e che affiancherà
l’altro test team di Vitto Guareschi”.
Dal lavoro di queste due squadre, e dalle indispensabili conferme di Loris
Capirossi e Carlos Checa, è nata la GP5, che sarà
presentata domani.
“L’obiettivo 2005 è un posto sul podio - ha precisato
il manager bolognese - sarà un campionato strano, con ben sette
Honda in pista. Perseguiremo l’ obiettivo con una moto che è
una evoluzione della precedente, particolarmente evoluta dal punto di
vista dell’elettronica. Disponiamo di una centralina con una elevata
capacità di calcolo, anche perché quest’anno ci sarà
anche la sfida del consumo: 22 litri non sono molti e se nel 2004, con
24, c’era un margine di errore neri calcoli abbastanza ampio, credo
di poter predirre, per il 2005, il rischio di rimanere senza carburante
a mezzo giro dalla fine del Gran Premio. Per gli ingegneri sarà
una bella sfida”.
Anche per i piloti, che saranno giudicati da una elettronica sempre
più invasiva.
“Questo è il motivo per il quale abbiamo scelto due uomini
di grande esperienza, praticamente della stessa età. Il loro è
un mestiere difficile. E ‘ importante che siano in grado di comunicare
con la squadra, per questo sia Loris che Carlos sono spesso in Ducati
per dialogare con il responsabile dello sviluppo, l’ingegner Preziosi.
Su Loris non c’è bisogno di dire molto, di Checa dico che
ha un grande potenziale, non pienamente mostrato, e crediamo in lui”.
Fra gli avversari ci sarà la Yamaha con un certo Valentino Rossi.
“Il cui valore è indiscutibile. I suoi risultati, comunque,
confermano anche un altro valore in cui anche noi alla Ducati crediamo:
il lavoro di squadra”.
Moto evoluzione, gomme nuove, c’è dell’altro?
“Potrebbe essere in arrivo una limitazione nel numero di pneumatici
a disposizione. Aspettiamo per sapere. Nel frattempo la Ducati si sta
preparando per un cambio ragionevolmente rapido in caso di pioggia”.
(a.f.)
|