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intervista 24/1/2004 Come è stata questa prima giornata? "La prima esperienza è positiva. Mi aspettavo più problemi. C'è però ancora molto lavoro da fare. Oggi siamo partiti da lontano. L'unico mio obiettivo, in questo momento, è arrivare alla fine di questi tre giorni dando il maggior numero di informazioni possibili agli ingegneri della Yamaha". Cosa hai pensato nel primo giro in sella alla M1? "Ero felice ed amozionato. Una sensazione già nota. L'avevo provata salendo per la prima volta a Jerez, sull'Aprilia 250 e quindi, sempre a Jerez, sulla Honda NSR 500 e poi ancora, a Suzuka, con la RC211V. Mi sono convinto che non ce l'avrei proprio fatta ad essere nuovamente qui a Sepang, quattro giorni fa, nuovamente in sella alla medesima moto che ho usato l'anno passato". Eri a tuo agio nel box della Yamaha? "Beh, era tutto un po' strano, ma la cosa più strana di tutti era vedere Burgees con una maglietta Yamaha. Per il resto, infatti, poi, alla fine, la situazione era simile, visto che anche qui molti sono giapponesi". La M1 ti ha impressionato positivamente o negativamente? "Alla fine anche questa è una moto come le altre, con i suoi punti positivi ed altri negativi. Sinceramente mi aspettavo peggio, dal punto di vista dell'erogazione, che invece non è male. Se posso avanzare una critica, preferirei un motore più potente. Ma poi, sapete, il punto di forza della Honda era che non aveva punti particolarmente deboli. La M1, dal canto suo, è più leggera ed agile della Honda, stabile in frenata, ma più difficile da controllare al limite. Ah, poi non derapa. No, non derapa proprio. Vedremo in futuro, per quel tipo di guida è decisamente positivo, con questo tipo di moto". Come hai iniziato la tua giornata di lavoro? "nei primi giri ho pensato alla posizione di guida, ai mezzi manubri, alla sella, al serbatoio, alle pedane. Quelle cose là, insomma. Poi, essendo partiti con l'assetto di Checa, che era comunque una buona base, abbiamo iniziato a lavorare con le sospensioni. Solo quando mi sono sentito più a mio agio ho iniziato a tirare un po' di più". Ti senti già al 100%? "No. Ecco, questa è una cosa importante. Durante la giornata mi sembrava di guidar bene, poi verso la fine ho compreso di non essere ancora perfettamente a posto, ma è normale visto che non guido da due mesi". Dopo averla finalmente provata credi che i piloti Yamaha abbiano detto qualche bugia su questa moto? "No, comunque le moto da un anno all'altro cambiano molto. Confermo di pensare che all'inizio della scorsa stagione, forse, si fossero persi, ma verso la fine della stagione Carlos ha fatto qualche bella gara ed ora la strada intrapresa da Checa mi sembra quella giusta, anche se abbiamo due stili di guida diversi". Tirando le somme sei contento della scelta fatta? "Sì, non sono pentito. Certo, poi vedremo quale saranno i risultati". Ciò vuol dire che sei pronto a perdere? "Sì, sono pronto anche a perdere. Del resto l'anno scorso potevo solo vincere. Quando facevo il secondo posto era un disastro ora, invece, non mi aspetto certo di vincere il GP di Welkom". Hai molta pressione addosso, dunque? "No, al contrario. Personalmente di pressione ne sento di meno ora". |
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