21/1/2004
Max e Sete: noi due, contro Rossi
Su una cosa sono già d'accordo: la Honda ex Valentino
va forte. Molto forte.
"Complessivamente è migliore di quella che abbiamo usato
nel 2003 nella fase di impostazione della curva - spiega Gibernau -
il complesso cambio-frizione è più efficiente. E poi il
motore spinge di più: arriva almeno 500 giri più in alto".
"Sì, magari non sono proprio cinquecento - gli fa eco Max
- ma comunque ora capisco molte cose della passata stagione".
"Intendiamoci - aggiunge il pilota spagnolo - questa moto bisogna
anche guidarla, non va forte da sola, ma se devo quantificare
il vantaggio rispetto alla versione "clienti" dico: mezzo
secondo. Certo, poi bisognerebbe anche sapere da quando Vale l'ha avuta
con questa configurazione
comunque lui ha corso la stagione in
crescendo e certo in parte la sua crescita è coincisa con lo
sviluppo della moto".
Sono i favoriti del 2004 e lo sanno, Max e Sete ed alla novità
reagiscono in modo diverso.
"Per me non cambia nulla - dice Biaggi - io ho sempre dato il massimo.
E poi il mondiale sarà una lotta fra i soliti tre o quattro.
Io, Sete, Valentino e probabilmente Barros".
"La pressione? Sì, è vero, la sento, ma sono io il
primo a mettermela addosso - è la versione di Gibernau - perché
l'anno scorso sono arrivato secondo nel mondiale, quindi, Rossi a parte,
chi vuol vincere il titolo quest'anno dovrà fare i conti con
me e se io miglioro, gli altri dovranno migliorare il doppio".
Sono già in corsa, l'italiano e lo spagnolo, contro chi è
evidente: nei loro pensieri c'è sempre Rossi.
"Valentino è il migliore, non si discute - ammette Sete
- ma quest'anno avrà vita meno facile. Dovrà sudarsela
un po' di più".
"Nelle ultime stagioni Vale ha sempre vinto moltissimo - aggiunge
Max - non potrà, quest'anno, cavarsela con un paio di Gran Premi,
altrimenti vorrà dire che il resto, la differenza, la faceva
la moto. Comunque la Yamaha ci sarà: nel 2002 io ci ho vinto
due gare, poi, forse, l'hanno un po' peggiorata, migliorarla dipenderà
dalla rapidità degli ingegneri e dalle indicazioni che darà
Rossi. Il lavoro più difficile è questo, mica andare forte
un giro".
Tutti contro Rossi, dunque, ma anche tutti contro tutti, specie in casa
Honda.
"Sì, l'importante è cercare di diventare il punto
di riferimento della Honda", afferma Gibernau. Una cosa sulla quale
Biaggi non è d'accordo.
"Questa sfida interna io non la vedo - ribatte - non c'è
nulla in palio, per il momento, anche perché il mondiale è
ancora lontano, questi sono i primi test e non sappiamo nemmeno che
moto avremo. Se questa che stiamo usando o quella di Ukawa, o magari
una terza soluzione".
Non lo dice apertamente, il Corsaro, ma secondo lui la Honda vuole tenersi
qualche colpo in canna e poi, a seconda di come andrà la Yamaha,
deciderà se tirare fuori le novità o meno
"La moto di Ukawa ha un motore incredibile - conferma Sete Gibernau
- gli sono stato dietro ed in accelerazione va via, la telemetria dice
inoltre che ha sempre più di 5 Kmh di velocità massima.
La useremo anche noi dai prossimi test? Sinceramente non lo. Ma forse,
cosa fare, non lo sanno nemmeno alla HRC, per il momento".