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il fatto 17/2/2006 Hai mai avuto una moto? «Sì, un Guzzino, un
50 della Guzzi». “Beh, il primo episodio rock che mi viene in mente è stato il do di petto della Figlia del reggimento nel 1966, prima di allora nessuno lo aveva mai fatto in voce piena, fu una soddisfazione grande; credo che possa considerarsi “rock” la mia decisione di portare la musica classica nelle arene, fruibile da tanta gente e, per questo motivo, donandole una connotazione “pop”, intesa come popolare e liberandola della una patina un po’ elitaria che la circondava. In questo senso, anche i concerti di beneficenza Pavarotti & Friends sono stati una bella scossa rock perché hanno permesso di superare i confini, le barriere tra generi di musica diversi, creando un connubio nuovo dove ciò che emerge è la musica buona, quella che fa del bene anche quando l¹orchestra ha smesso di suonare”. Siamo qui, sulla neve, sul Cimoncino: hai mai sciato? "Una volta, provocando una valanga". Ma tu guardi le mie gare in tv? «Ti guardo e spesso mi fai venire i brividi. A volte dico: “Accidenti, adesso cade!. E invece, rimani lì, incollato all¹asfalto e poi fili via”. Rifaresti tutto nella tua vita? “Sì, tranne mangiare così tanto”.
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