intervista - 10/12/2001
Doohan: l'elettronica renderà gestibili anche 250 cv
A svezzarlo, all'inizio, ci ha pensato l'ex pilota di F.1
Andrea Montermini, poi Michael Doohan se l'è cavata da solo,
alla guida del Birel con il quale ha partecipato al "Kart Show"
e così bene da superare il maestro. Il cinque volte iridato,
in procinto di partire per Siviglia, dove lo aspetta una manifestazione
della Mercedes,
e poi per la Florida, dove è atteso per il matrimonio di un amico,
è apparso comunque meno a suo agio con le quattro ruote di quanto
lo sia con le due.
"Nel passato a Barcellona - ha ricordato l'australiano - mi fecero
provare la Rothmans-Williams, ma non andò benissimo: mi girai".
Parlando di due ruote, invece, Mick è tornato ad essere un punto
di riferimento.
"Nel 2002 non mi aspetto un campionato troppo diverso da quello
appena trascorso - ha detto - probabilmente, le cose cambieranno un
po', ma nel 2002 credo che i protagonisti saranno gli stessi: Valentino
Rossi, Biaggi e Capirossi. Come nella F.1, infatti, i mezzi diventeranno
sempre più importanti, ma per il momento contano ancora gli uomini".
Il motociclismo, però, riconosce Doohan, oramai è in piena
trasformazione: con i prototipi quattro tempi, mille di cilindrata,
la potenza arriverà rapidamente dai 200 attuali fino ad oltre
250 cv. Quanto tempo ci vorrà prima che i piloti riescano a gestire
tutta questa cavalleria?
"Con i motori due tempi erano difficile da gestire anche 200 cavalli
- ha ricordato sorridendo il pluriiridato - ma con i motori quattro
tempi arriverà la gestione elettronica del motore, il controllo
elettronico della trazione, così che ci ritroveremo con mezzi
più facili da guidare di quanto fossero, negli anni '90, le 500
da 115 Kg. Io lo vedo come un fatto positivo, comunque, perché
il regolamento tecnico era immobile da troppi anni".
Non ha seguito troppo i risultati degli ultimi test della RC 221 V,
Mick, né quelli della M-1, ma ha le idee ben chiare su dove lavoreranno
i tecnici.
"Dobbiamo aspettarci dei passi avanti nel settore delle sospensioni
- spiega Doohan - qualche anno fa noi alla Honda avemmo l'opportunità
di provare il primo prototipo di quelle attive...ma erano troppo poco
attive e non funzionavano come avrebbero dovuto. Il problema era quello
del peso, ma oggi che il limite è di 145 Kg, per le quattro e
le cinque cilindri, credo che ci sia più posto per le centraline
ed un rapido progresso delle sospensioni".