intervista - Motorshow 06/12/2001
Parla Ivano Beggio:
Aprilia la sfida Italiana
"Tra pochi mesi inizierà una nuova epoca del motociclismo da corsa: la nuova categoria "motoGp" rappresenta infatti un cambiamento epocale nelle competizioni. Il ritorno della tecnologia quattrotempistica rappresenta una sfida che un'azienda come Aprilia, che ha le competizioni nel sangue, non poteva rifiutare. Partecipare alla "motoGp" fin dalla sua nascita rappresentava il nostro primo obiettivo perché lancia un segnale importante al mercato e ai milioni di appassionati che in tutto il mondo seguono le corse del motomondiale: Aprilia crede e investe nelle competizioni e nel motociclismo, anzi più di prima perché la "motoGp" rappresenta senza dubbio un banco di prova più attinente alla produzione di serie sulla quale potremo riversare molte delle soluzioni d'avanguardia della nostra moto da competizione".

"E' perciò con orgoglio che ci apprestiamo a presentare oggi l'Aprilia da competizione più importante e dispendiosa che sia mai stata realizzata: rappresenta il massimo concentrato della nostra passione, della nostra esperienza vincente, della nostra tecnologia, delle nostre idee, perfino dei nostri sogni. Per noi rappresenta, insieme, un sogno e una sfida che allo stesso tempo ci inorgogliscono e ci preoccupano: siamo infatti consci della difficoltà dell'impresa che ci apprestiamo ad affrontare, del suo fascino e della sua importanza per noi e per il motociclismo e sappiamo ciò che tutti si attendono da Aprilia e che noi stessi fortemente vogliamo: cioè essere competitivi nella nuova categoria chiamata "motoGp". Una categoria particolarmente difficile che vede impegnati al limite delle proprie possibilità i grandi costruttori di tutto il mondo e che numerosi altri ne sta richiamando col suo fascino già oggi molto forte, ma ancora da svelare completamente. Siamo perciò anche curiosi: di vedere finalmente a confronto diretto questi nuovi, fascinosi, meravigliosi mezzi da competizione. Mezzi innovativi, mai visti prima, che racchiudono il meglio delle tecnologie oggi disponibili".

"In definitiva si tratta di una nuova generazione di moto da corsa. Nuova in tutte le sue componenti, ma allo stesso tempo non del tutto staccata dalle esperienze che sono patrimonio impagabile di chi corre da anni, ancor più se, come Aprilia, lo ha fatto vincendo molto. Siamo al primogenito di una nuova famiglia di moto da corsa: alla realizzazione di un'idea non compressa in vincoli regolamentari particolarmente restrittivi, ma al contrario piuttosto liberi: abbiamo così la possibilità di costruire dal nulla un sogno vincente e a suo modo unico, diverso dalla concorrenza. Siamo allo stato dell'arte della fantasia, della creatività applicata alla progettazione assistita da computer, ai massimi livelli dei calcoli basati su rappresentazioni di realtà virtuale, al meglio dell'elettronica applicata ai sistemi di gestione del motore e della guida, al top nella ricerca sui materiali: in questa nuova generazione di moto Grand Prix ogni costruttore ha sicuramente messo tutte le capacità tecniche e tecnologiche delle quali dispone nei suoi reparti più all'avanguardia".

"Un ultimo aspetto che vorrei sottolineare è l'importanza che ha per Aprilia questo progetto: in un momento difficile per l'economia mondiale e di segnali non positivi anche da parte del mercato motociclistico, Aprilia ha scelto di investire come mai prima d'ora in una moto da corsa. Un investimento molto importante che ci è costato grossi sacrifici, nel quale credono anche i nostri partner: siamo però convinti che questo impegno potrà essere ripagato dai risultati che tutti auspichiamo".